Fra le opzioni della Bce ci sarebbe un vero e proprio ‘bazooka’ per mettere fine alla corsa degli spread: il piano d’emergenza del presidente Mario Draghi, secondo indiscrezioni, punterebbe su acquisti dei titoli di Stato dei Paesi in difficoltà in quantità illimitata,

mettendo in gioco tutta la potenza di fuoco dell’Eurotower. Ma subito dopo le indiscrezioni, rilanciate dalla Bloomberg prima ancora che i consiglieri Bce si riunissero per la cena di stasera, arriva lo stop di Angela Merkel: la cancelliera sarebbe contraria e – facendo intravedere un braccio di ferro con Roma e Madrid – promette battaglia a qualsiasi tentativo di ammorbidire le condizioni e i controlli sui Paesi beneficiari. Il piano di Draghi – che a luglio aveva promesso “tutto il necessario” contro gli spread record e oggi ha incassato il “pieno sostegno” del presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy – sarebbe incentrato sui titoli governativi fino a tre anni, e sterilizzato assorbendo dal sistema la liquidità immessa dalla Bce, per non infiammare l’inflazione, rispettando così il suo mandato. Secondo la Bloomberg, che scrive da Francoforte, il presidente della Bce, nella conferenza di domani, sottolineerà la forte “condizionalità” degli aiuti: la Bce smetterebbe di comprare i titoli se i Paesi non rispettano gli impegni presi firmando la richiesta di salvataggio con l’Ue. E fra i consiglieri di discute persino l’ipotesi che possa arrivare a vendere sul mercato i titoli comprati in precedenza. Dopo la discussione preliminare stasera, secondo le indiscrezioni, i consiglieri Bce dovrebbero approvare l’intervento d’emergenza, che andrebbe sotto il nome di ‘Monetary Outright Transactions’, con un’ampia convergenza alla riunione di domani mattina, ma con il voto contrario della Bundesbank tedesca guidata da Jens Weidmann. Per riportare la fiducia dei mercati verso il debito di Italia e Spagna, la Bce rinuncerebbe alla ‘seniority’, la protezione che si è finora riservata dalle perdite inflitte agli investitori privati in caso di ristrutturazioni, che ha finito per togliere appeal ai titoli greci nonostante i salvataggi. L’agenzia Usa riferisce inoltre che la Bce non avrebbe intenzione di fissare pubblicamente un tetto agli spread, anche se due fonti spiegano che il ‘target’ esisterebbe comunque per uso interno. Gli interventi sarebbero discrezionali. Le indiscrezioni sul piano sono state accolte con un balzo dell’euro in zona 1,26 dollari e un crollo degli spread, scesi per l’Italia a un soffio dai 400 punti base . Ma da Berlino, a stretto giro dopo le indiscrezioni, arriva un colpo di freno: Merkel “può accettare” un piano di acquisti di titoli di Stato “temporaneo” da parte della Bce, “ma non acquisti illimitati”, ha detto dopo una riunione a porte chiuse con la stessa Cancelliera Norbert Barthle, esponente di spicco del partito di governo, la Cdu, e portavoce per il bilancio. Un botta e risposta tutto tedesco che fa sospettare qualche analista che le indiscrezioni siano state fatte filtrare ad arte per limitare in via preventiva il raggio d’azione della Bce. Preparandosi al braccio di ferro diplomatico con Roma e Madrid, intanto, la Merkel annuncia resistenza, a livello europeo, contro qualsiasi tentativo di ammorbidire i controlli previsti per i Paesi che facciano richiesta di aiuti: le garanzie concesse e i controlli non possono essere separati, avrebbe avvertito la cancelliera secondo quanto riporta la Dpa.

 

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