Raggira un’anziana convincendola a consegnargli 2.000 euro per la presunta riparazione di un pc. Ma proprio quando sta per perfezionare il “bidone”, viene identificato e arrestato dagli agenti del commissariato Monteverde, diretti da Mario Viola.

“Suo figlio, che e’ mio amico, deve pagarmi la riparazione di un computer”, ha detto l’uomo alla sua vittima ostentando modi garbati e gentili. E la donna, convinta dalla simulazione di una telefonata fra il truffatore ed il figlio, poi rivelatosi essere un complice, ha deciso di assecondare il “creditore” nel tentativo di evitare conseguenze peggiori. Non avendo la disponibilita’ immediata della cifra, la malcapitata ha contattato telefonicamente il marito dandogli appuntamento davanti all’istituto di credito di via Grimaldi, per espletare assieme le operazioni di prelievo allo sportello. Nel frattempo, con una telefonata anonima al 113, e’ stata segnalata la presenza di una persona “sospetta” a bordo di un’auto in compagnia di una donna sull’ottantina in piazza Gioacchino Belli: abbastanza per mettere in allarme gli investigatori della polizia che, passate le note di ricerca alle volanti di zona, si sono messi subito sulle tracce del possibile truffatore. Arrivata sul posto dell’appuntamento, l’anziana e’ stata fatta scendere in tutta fretta: disorientata, e’ rimasta ad aspettare, prima di essere avvicinata da due poliziotti in divisa che l’hanno rassicurata spiegandole di essere stata a un passo dall’essere truffata. Nel frattempo, un secondo equipaggio e’ riuscito a rintracciare il malvivente e lo ha bloccato, identificato e accompagnato in ufficio: riconosciuto dalla vittima, e’ stato arrestato per tentata truffa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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