Controllare la ‘salute’ del territorio, eventuali abusi o servizi di utilita’ sociale: sono alcune delle molte applicazioni possibili sfruttando i dati offerti gratuitamente dal Sistema di Telerilevamento Aereo Avanzato (Telaer) dell’Agenzia Erogazioni in Agricoltura (Agea).
Il bando aperto a universita’ e centri di ricerca. per lo sfruttamento dei dati di osservazione della Terra da aereo, in 16 bande spettrali grazie agli ‘occhi’ dello strumento Daedalus, scade il 15 ottobre. I dati in sedici diverse bande spettrali, dal visibile all’infrarosso, raccolte dal nuovo strumento Daedalus durante l’ultima campagna di volo della Telaer, sono a disposizione della ricerca italiana. ”L’idea – ha spiegato il responsabile della Telaer, Vittorio De Cosmo – e’ fornire i dati raccolti dai nostri strumenti agli scienziati italiani interessati e poterli utilizzare liberamente”. L’osservazione del territorio da aereo offre infatti numerose applicazioni pratiche e di ricerca, dalla sorveglianza e controllo degli abusi edilizi e ambientali (discariche o inquinamento) fino a servizi di utilita’ sociale, come la segnalazione di buche stradali o malfunzionamenti degli impianti di illuminazione in tempo reale. Per lo sviluppo di queste possibili applicazioni sono necessari i dati che, ha spiegato il responsabile Telaer, ”vengono per la prima volta distribuiti gratuitamente a universita’ e centri di ricerca”. I dati raccolti da aereo grazie al sensore multispettrale Daedalus offrono informazioni molto dettagliate del territorio, complementari a quelle che si possono ottenere da satellite, con una risoluzione fino a circa 50 centimetri. Le immagini sono state raccolte nel corso di una campagna di volo che si e’ svolta tra fine luglio e inizio agosto ed ha interessato aree come la solfatara di Pozzuoli, la tenuta di san Rossore a Pisa, la Val D’Agri, la foce del Volturno e alcune regioni del mare Adriatico. I dati raccolti saranno resi disponibili ai ricercatori che presentino proposte di applicazioni dei dati entro il 15 ottobre.