”E’ sempre piu’ facile dire ‘tagliare la previdenza, risolto il problema. Ridurre le pensioni non e’ un risparmio sul futuro. Come per il Fisco, c’e’ sulle pensioni un dato di equita”’: lo ha detto Susanna Camusso, segretario generale della CGIL, ospite di Omnibus, in onda su LA7. Parole dure anche sulle ultime manovre: quella ”di luglio colpiva solo i redditi da lavoro dipendente.

Questa manovra agisce nello stesso schema. Il tratto iniquo di entrambe e’ che chi ha di piu’ paga di meno”. ”Io non ho mai detto che non si deve fare la manovra. Ma si continua a parlare degli aspetti marginali e non del cuore di questa manovra”, ha proseguito la leader della Cgil, secondo la quale ”per combattere l’evasione sarebbe bene adottare misure strutturali e non congiunturali. Penso all’incrocio tra le banche dati, alla tracciabilita’, all’uso della moneta elettronica per i professionisti”, ma ”in nessuna delle manovre c’e’ scritto ‘alimentiamo i controlli ispettivi”’. Per Camusso, l’Italia ”rimane un Paese straordinariamente diviso e chi e’ piu’ debole paga tutti i conti. Il problema e’ che non c’e’ un’idea di che Paese si voglia avere”. ”In questo Paese dalla memoria breve – ha poi affermato – c’e’ un Governo che aveva detto no ai condoni e poi ha fatto lo scudo fiscale”.

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