NAPOLI – Anche Napoli esprime il suo dissenso partecipando alle giornate nazionali contro la vivisezione coordinate dalla Leal, promotrice in Italia dell’iniziativa europea Stop Vivisection nata per chiedere al Parlamento europeo la cancellazione della direttiva 2010/63/EU e la rielaborazione di una legge che tuteli i diritti animali rendendo obbligatori i metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali
Attivisti del gruppo “Veg in Campania” hanno raccolto firme sabato 15 e domenica 16 in Piazza Bovio e sabato sera a Sant’Antonio Abate, ospiti del Pummarock Fest, allestendo uno stand informativo con materiale divulgativo su tutte le condizioni di sfruttamento a cui sono sottoposti quotidianamente gli animali dal nostro sistema sociale. Il lavoro di sensibilizzazione su un tema che divide non è semplice. La disinformazione è un ostacolo ingombrante ed i preconcetti alimentati dalla propaganda ingannevole di chi sostiene la necessità dell’utilizzo degli animali per la “salvezza” dell’uomo rendono il campo ancora più ostico.Napoli, però, risponde in modo abbastanza positivo all’evento tant’è che nella mattinata di sabato arriva il primo cittadino a sostegno dell’iniziativa. Ricordiamo che Luigi De Magistris figura tra gli europarlamentari che hanno votato NO a questa direttiva.Sabato sera al Pummarock Fest lo scenario cambia, il target si fa più giovane e forse aumenta la capacità di ascolto e dialogo sul tema “animalista”. Sul palco 24 Grana e 99 Posse. Durante la conferenza stampa, Luca Persico, leader dei 99 Posse firma la petizione. I “Veg in Campania” allargano il discorso all’importanza della scelta vegana partendo da un principio etico-filosofico di base: il diritto alla vita e all’autodeterminazione di ogni essere senziente. L’obiettivo è la liberazione animale. Dai laboratori, dagli zoo, dai circhi, dagli allevamenti, dalle nostre tavole.