Anche Pippo Civati, consigliere del Pd in Lombardia, è pronto a correre alle primarie “se si riesce a esprimere una candidatura unitaria che sia davvero alternativa a Bersani e Renzi”. Lo annuncia lo stesso Civati in una intervista a Repubblica, lanciando il progetto “‘occupyprimarie’ per costruire il Pd e il centrosinitra” e spiegando che nel giro di una settimana arriverà la scelta definitiva e che non si tratta però “assolutamente di aggiungere autocandidatura ad autocandidatura, in un effetto formicaio impazzito.

La collezione di nani da giardino no”. Bisogna anche vedere quali saranno le regole per le primarie e anche se un cambio di legge elettorale non le renda inutili: “Ma se fanno un proporzionale con un terzo di liste bloccate, un Prosciuttum…”. Ma se alle primarie “c’é il doppio turno”, ha scritto in un mini-programma inviato ai suoi collaboratori, “queste primarie sono congressizzate”. E bisogna dire che “lo scontro Renzi-Bersani è uno scontro di leadership. Nessuno dice cosa succede un giorno dopo le primarie. Sono solo utili a contare chi sta con chi”. Civati guarda anche alle ‘altre’ candidature, come quella di Laura Puppato: “Penso che dovremmo unire le energie in un progetto unitario che tenga insieme la sua proposta, quella di Boeri, Scalfarotto, Serracchiani, e tanti altri che in questi anni si sono battuti sul campo, con fatica, sui temi”. Anche perché “quella di Matteo (Renzi)”, per Civati è “una candidatura totalmente autoreferenziale”.

 

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