Sponsorizzazioni fantasma per ballerini e calciatori. Dietro lo schermo di due associazioni, il rappresentante legale emetteva fatture false per dedurre costi in realta’ mai sostenuti, riuscendo cosi’ ad abbattere l’imponibile di 1,6 milioni. L’accertamento dell’Agenzia delle Entrate di Reggio Emilia ha portato alla definizione di un milione di euro, che il contribuente versera’ nelle casse dell’erario.

Il controllo e’ nato da un lavoro di intelligence della struttura ‘Governo e Analisi’ della Direzione provinciale, che ha passato al setaccio l’elenco clienti-fornitori di alcuni enti non commerciali della provincia. Gli importi di alcune sponsorizzazioni, ritenute esorbitanti, hanno acceso l’ attenzione dei detective del Fisco su due associazioni. La sede di una di queste, una scuola di danza gestita da un familiare del rappresentante legale, coincideva esattamente con il suo ufficio, circostanza che ha ulteriormente insospettito i verificatori. Nell’altro caso, riguardante una squadra di calcio dilettantistico, le operazioni fittizie erano state compiute all’insaputa dell’associazione, sfruttando la posizione di rilievo all’epoca occupata dal ‘fantasioso’ evasore. Come hanno appurato i funzionari dell’Agenzia, dal 2006 al 2008 il rappresentante legale aveva escogitato una rete virtuale di fatture inesistenti, da lui stesso compilate, per usufruire di detrazioni Iva non dovute. Di fronte alla ricostruzione dettagliata e alla documentazione raccolta, non ha potuto fare altro che ammettere le irregolarita’, impegnandosi a versare un milione di euro tra maggiori imposte, sanzioni e interessi.

 

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