SALERNO – Una interrogazione al presidente della Giunta regionale della Campania Stefano Caldoro, relativa alle nomine dei consulenti alla ASL di Salerno decise dal direttore generale Antonio Squillante, è stata presentata oggi dal consigliere regionale Donato Pica insieme ai colleghi Gianfranco Valiante, Antonio Valiante ed Anna Petrone.

“Il nuovo direttore generale dell’Asl di Salerno Antonio Squillante, con tre diverse delibere adottate in data 20 settembre 2012, – dicono in una nota i consiglieri – ha provveduto a nominare consulente, per gli aspetti giuridici riguardanti le scelte strategiche del direttore generale della ASL, l’avv. prof. Romano Ciccone, già assessore della Provincia di Salerno, in quota PDL; consulente per gli aspetti relativi all’organizzazione aziendale riguardanti le scelte strategiche del direttore generale della ASL, la prof.ssa Paola Adinolfi, moglie del direttore generale della Provincia di Salerno e sorella del Consigliere Comunale di Salerno. Raffaele Adinolfi, PDL; consulente per gli aspetti giuridici riguardanti le scelte strategiche del Direttore Generale della ASL, è stato nominato l’avv. prof. Marcello Feola, già Assessore della Provincia di Salerno, in quota PDL”. “La decisione di ricorrere a competenze esterne – dichiarano i consiglieri firmatari della Interrogazione – implica un giudizio negativo sul personale interno e sembra porsi in contrasto con il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, secondo il quale il conferimento di incarichi dirigenziali ad estranei presuppone che l’incarico venga conferito a persone di particolare comprovata qualificazione professionale non rinvenibile nei ruoli dell’amministrazione”. “In proposito – continuano – va rilevata la mancanza di qualsivoglia documentata relazione e/o riferimento, sull’assenza d’idonee professionalità interne, per cui supportare la scelta di ricorrere, in relazione a specifici obiettivi e progetti, ad apporti professionali esterni alla propria pianta organica. Come pure non vi è traccia di un avviso per l’affidamento di incarichi di collaborazione a soggetti esterni, garantendo così, in sede di affidamento dell’incarico gratuito, la possibilità a tutti quelli che volessero partecipare alla procedura selettiva, il rispetto del principio fondamentale di parità di trattamento con aspiranti collaboratori dell’Azienda”. Il Consigliere Pica sottolinea poi che: “la spontaneità e gratuità della prestazione è inoperante per le amministrazioni pubbliche. Ne consegue la nullità del contratto per espressa violazione dell’art. 1 L. 1369/1960. Derogano a tale divieto, esclusivamente, province, comuni ed i loro consorzi. Essi sono fuori dalla L. n. 67/1993; infatti, tale precetto ha disposto che i divieti previsti dall’art. 1 della l. n. 1369/1960 non trovano applicazione per le province, i comuni e loro consorzi non costituiti in forma di azienda e non svolgenti attività di impresa”. “Infine – aggiunge Pica – l’appartenenza dei consulenti nominati al Gruppo politico del direttore generale fa intendere con chiarezza a quale logica si ispira la gestione della ASL da parte di Squillante, utilizzando, quest’ultima, come mezzo per dispensare prebende politiche, clientelari e spartitorie, che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione e il risanamento delle aziende”. Nell’ interrogazione urgente presentata questa mattina, infine, si chiede di conoscere se il presidente della Giunta Regionale è a conoscenza delle nomine sopra indicate e delle procedure, certamente illegittime, adottate dal direttore generale della ASL di Salerno e se non ritenga opportuno intervenire per invalidare gli atti deliberativi nn. 35 – 36 – 37 del 20.09.2012.

 

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