CASERTA – ‘Avevamo chiesto un confronto costruttivo con chi voleva proporsi alla guida del partito. Lo avevamo fatto otto mesi fa con tanto di fax inoltrati alla segreteria provinciale e regionale del PDL. Lo abbiamo ribadito, coerentemente e tempestivamente, il 15 settembre scorso a mezzo stampa. Nessun confronto è mai avvenuto’. Sale sempre più la tensione in vista del primo congresso provinciale del Popolo della Libertà di Caserta. Sistematicamente disattesi, infatti, tutti i tentativi della Giovane Italia di avere risposte chiare sulla gestione del partito. Durissima la nota di Antimo Ferraro: ‘A questo punto allego in calce la mozione che aveva partorito la Giovane Italia e non conoscendo il contenuto di quella presentata per il congresso provinciale chiedo al Senatore Giuliano (che conosce bene il tenore del nostro documento politico): sono stati previsti gli impegni scadenzati per una corretta e chiara organizzazione del partito? Come sarà gestita l’azione politica sui singoli territori? Ci sarà un coinvolgimento attivo dei coordinatori cittadini sulle scelte politiche e con quali criteri? Quali sono i criteri di selezione degli uomini e delle donne del PDL? Vi è l’impegno di stilare un codice etico? Quale attenzione sarà data alla Giovane Italia e quali saranno i criteri di confronto? E’ possibile rendere pubblica la mozione programmatica presentata per il congresso provinciale? Domande che attendono da parte mia una risposta, celere e chiara, tale da permettermi di partecipare con convinzione al congresso provinciale, che diversamente non vedrà la mia presenza. Mi hanno insegnato che quando si ricopre un ruolo istituzionale e di rappresentanza, l’interesse personale deve necessariamente cedere il passo all’interesse collettivo. Mi sento in dovere, pertanto, di difendere la comunità giovanile che, a mio avviso, per l’ennesima volta viene chiamata ad operare senza avere il diritto di conoscere quale sarà la strada da percorrere. ’

 

POPOLO DELLA LIBERTA’ DI CASERTA

1° CONGRESSO PROVINCIALE

MOZIONE CONGRESSUALE

Merito e Competenza

per servire con impegno e trasparenza Terra di Lavoro

Mozione presentata ai sensi del Regolamento Congressuale dal candidato Coordinatore                                          e dal candidato Coordinatore Vicario                               .

PREMESSA

La presente mozione programmatica è il risultato di un’opera di ascolto che è stata avviata dal giugno 2011 ad oggi su tutto il territorio provinciale.

In questi mesi abbiamo avuto la possibilità di organizzare riunioni territoriali che ci hanno consentito di prendere coscienza delle singole realtà comunali raccogliendone le istanze e le opinioni di quanti hanno espresso il loro punto di vista sul rilancio del Popolo della Libertà in Terra di Lavoro.

Siamo, pertanto, convinti di poter interpretare il pensiero di chi auspica, con la fase congressuale  un partito più strutturato, efficiente, più presente e capace di dare risposte immediate ai singoli territori.

La possibilità di girare la provincia di Terra di Lavoro ha indubbiamente facilitato la redazione del presente documento che rappresenterà il nostro canovaccio, sul quale fin d’ora prendiamo l’impegno di rispettare.

Immaginiamo un partito attento alle esigenze del territorio capace di applicare quel criterio di sussidiarietà sia nella fase decisionale interna (alleanze politiche) che in quella esterna (scelte politiche). L’azione politica dovrà essere esercitata tenendo in considerazione entrambe le azioni valorizzando così al meglio il singolo territorio, il vero cuore pulsante del partito.

Immaginiamo un  partito che, aldilà delle donne e degli uomini, operi sulla base di un documento politico chiaro e preciso.

Immaginiamo un partito con regole chiare per tutti, affinché la meritocrazia, la competenza, l’impegno e la trasparenza siano gli unici criteri per l’individuazione della classe dirigente del partito e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni.

Immaginiamo un partito che dia la giusta importanza politica al  coordinatore cittadino, che preveda una organizzazione provinciale precisa degli organi di partito, che favorisca la comunicazione e l’interazione con gli iscritti ed i simpatizzanti, anche attraverso un sito web 2.0, che programmi una formazione continua degli amministratori, che si interfacci costantemente con il movimento giovanile della ‘Giovane Italia’.

Immaginiamo un partito capace di elaborare idee, proposte e progetti che costituiscano per gli amministratori locali un punto di riferimento, un faro guida nell’ottica di un’azione corale di sviluppo della Provincia di Caserta.

Immaginiamo un partito che valorizzi i giovani meritevoli con la loro partecipazione attiva sia all’interno del partito che nelle istituzioni.

Abbiamo accettato di candidarci per condividere queste nostre idee, questo nostro modo di interpretare la politica.

Siamo pronti a  metterci in discussione per consentire a tutti di ritrovarsi in un partito serio, vivace e capace di vero radicamento territoriale.

 

  1. 1. Coordinare: Principio di Sussidiarietà

Il primo principio che intendiamo porre alla base del partito è la sussidiarietà tra i vari livelli territoriali di coordinamento, per una perfetta sintonia ed una puntuale coordinazione nell’attività politica del PDL.

Le scelte politiche provinciali e regionali hanno ripercussioni dirette sui singoli territori che devono essere necessariamente coinvolti con una fase di ascolto e di successiva codecisione.

I coordinatori cittadini, pertanto, rappresenteranno le sentinelle del territorio che saranno convocati ogni qualvolta il partito sarà chiamato ad esercitare l’azione politica (interna ed esterna) sul singolo Comune. Saranno, inoltre, gli unici titolati a rapportarsi con il partito.

Il coordinamento provinciale allo stesso tempo vigilerà sul lavoro svolto dal coordinatore cittadino e  accerterà che assuma una posizione terza nei confronti di tutti gli iscritti del proprio comune.

Il coordinamento provinciale a garanzia degli iscritti si impegnerà, altresì, a convocare una assemblea territoriale ogni qualvolta perverranno da almeno 10 tesserati , per iscritto, lamentele e perplessità.

 

  1. 2. Meritocrazia, competenza, impegno e trasparenza

I criteri, i caratteri, i requisiti per l’individuazione di donne e di uomini all’interno (azione politica) ed in rappresentanza (azione politico/istituzionale) del partito, sono stabiliti dal presente documento programmatico.

Meritocrazia: le cariche amministrative, le cariche pubbliche, e qualsiasi ruolo che richieda responsabilità nei confronti degli altri in nome e per conto del PDL, saranno affidati secondo criteri di merito.

Si procederà ad una valutazione del merito combinando al consenso elettorale personale un acclarato e verificabile curriculum politico.

Costituiranno valori assoluti la coerenza politica personale ed il rispetto delle linee programmatiche del partito a livello provinciale.

Competenza: un partito che si rispetti deve far veicolare le proprie idee sulle gambe delle donne e degli uomini che dimostrano di saper comunicare con padronanza all’esterno.

I candidati a rappresentare il partito saranno individuati in base al livello di capacità comunicativa e di azione sociale, di decisione e di valutazione,  di capacità a far capo a risorse presenti e ad utilizzare risorse disponibili.

Impegno: Il partito deve sostenersi su donne ed  uomini che, con passione, disinteresse e lavoro per la comunità, dimostrano nel tempo di saper attivarsi al fine di promuovere nella società i nostri valori.

L’attività sarà valutata tenendo in considerazione l’impegno dimostrato nel far veicolare sul territorio i principi espressi dalla ‘Carta dei Valori’ del PDL, come: la dignità della persona, la libertà e la responsabilità, l’eguaglianza, la giustizia, la legalità, la solidarietà e la sussidiarietà.

Trasparenza: una attività è trasparente se tutte le informazioni su di essa sono accessibili e liberamente disponibili.

Ultimo requisito, per la selezione della classe dirigente, sarà la trasparenza nell’azione politica che le donne e gli uomini del PDL dimostreranno nel tempo.

La valutazione terrà conto del livello di  adesione al concetto di democrazia partecipativa, fondata sulla trasparenza e la costante partecipazione.

 

3. Organizzazione del partito

Un partito politico è un’associazione tra persone accomunate da una medesima finalità politica che per raggiungerla deve dotarsi di una organizzazione composta da donne e uomini con ruoli e responsabilità ben definite.

Un partito strutturato che deve essere dinamico nelle scelte, organizzato in dipartimenti tematici, coordinato nel rapporto Partito – Eletti e con delle regole condivise da rispettare.

I dipartimenti saranno sei, ognuno composto da cinque membri dell’esecutivo provinciale che eleggeranno autonomamente un proprio presidente.

Dipartimenti:

  1. Cultura, scuola, formazione politica e amministrativa
  2. Rapporti con gli Enti-Locali e Coordinamenti territoriali
  3. Politiche sociali e Sanità
  4. Giovani, politiche del lavoro, eventi e manifestazioni (faranno parte di diritto due componenti della ‘Giovane Italia’)
  5. Elettorale, comunicazione/immagine/propaganda, Internet e nuove tecnologie
  6. Pari opportunità, iniziative movimentiste, rapporti con i movimenti civici.

Ai fini di un corretto funzionamento del Partito:

a)    Il coordinatore provinciale del PDL di Caserta si impegna a convocare i presidenti dei dipartimenti ogni 15 (quindici) giorni.

b)   Il coordinatore provinciale del PDL di Caserta si impegna a convocare il coordinamento provinciale del PDL di Caserta con cadenza bimestrale o entro 10 (dieci) giorni dalla richiesta per iscritto da parte del 50%+1 dei suoi componenti.

c)   Il coordinatore provinciale del PDL di Caserta si impegna a convocare i rappresentanti del coordinamento provinciale della Giovane Italia con cadenza bimestrale o entro 10 (dieci) giorni dalla richiesta per iscritto.

d)   Il coordinamento provinciale del PDL di Caserta si impegna ad organizzare ogni anno la festa del Popolo della Libertà di Caserta e a convocare, sempre con cadenza annuale, una assemblea generale degli iscritti per comunicare il bilancio dell’attività politica svolta e per la decisione e condivisione della programmazione politica futura.

–       Disposizioni transitorie e finali

Il coordinamento provinciale del PDL di Caserta si impegna a costituire i 6 (sei) dipartimenti entro 30 (trenta) giorni dal suo insediamento.

Il coordinamento provinciale del PDL di Caserta si impegna a convocare entro 90 (novanta) giorni dal suo insediamento una Conferenza Programmatica al fine di delineare le linee guida politiche del Partito sui temi principali della provincia di Caserta.

Il coordinamento provinciale del PDL si impegna a munirsi di un Codice Etico entro 90 (novanta) giorni dal suo insediamento.

 

 

  1. 4. Valorizzazione dei giovani in rappresentanza del PDL nelle Istituzioni

Il coordinamento provinciale del PDL di Caserta si impegna, con il presente documento, a riconoscere in capo ai rappresentanti del coordinamento provinciale della Giovane Italia di Caserta l’indicazione di un candidato alle elezioni per il Consiglio Regionale. Si impegna, altresì, a riconoscere in capo ai rappresentanti del coordinamento provinciale della Giovane Italia di Caserta l’indicazione di un candidato alla Camera dei Deputati e di un candidato al Senato della Repubblica Italiana favorendone l’ingresso in base ai criteri della legge elettorale vigente al momento delle elezioni. Si impegna, infine, a riconoscere in capo ai rappresentanti del coordinamento provinciale della Giovane Italia di Caserta l’indicazione di un candidato per le elezioni al Parlamento Europeo. I candidati indicati dal coordinamento provinciale della Giovane Italia di Caserta, al momento delle singole elezioni, dovranno essere individuati con gli stessi criteri di cui al punto ‘2’ del presente documento e non dovranno superare i 40 anni di età.

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