Le borse europee ritrovano il rialzo dopo quattro sedute da dimenticare. A sostenere il rimbalzo dei listini, almeno due fattori. Il primo è la fiducia riportata nell’area euro dalla decisione della Corte costituzionale tedesca di respingere il ricorso di un gruppo di oppositori alla moneta unica contro la partecipazione della Germania al fondo per il salvataggio della Grecia.
Una decisione che ha messo il turbo ad Atene (+10%) mentre Francoforte, spinta dal settore auto (+6% il Dj stoxx settoriale) ha conteso a Milano fino agli ultimi istanti della giornata la maglia rosa tra le maggiori borse del Vecchio Continente. Alla fine è stata Piazza Affari a prevalere con le banche in generale recupero (+4% il Dj stoxx del comparto). Nella seconda parte della giornata, è stato poi Wall Street a dare nuova linfa alle piazze finanziarie, in attesa di aggiornamenti sullo stato di salute dell’economia Usa dal Beige Book della Fed stasera e, soprattutto, dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, domani, di misure di stimolo del mercato del lavoro da 300 miliardi di dollari. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: – Londra +3,14% – Parigi +3,63% – Francoforte +4,07% – Madrid +2,77% – Milano +4,24% – Amsterdam +2,82% – Stoccolma +3,47% – Zurigo +2,50%. Chiusura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale del 2,47% a 11.414,71 punti, il Nasdaq avanza del 3,04% a 2.548,94 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso del 2,86% a 1.198,61 punti. La Borsa di Tokyo trova il rimbalzo e si risolleva dai minimi di aprile 2009, terminando gli scambi in rialzo del 2,01%. L’indice Nikkei si attesta quasi ai massimi intraday, a quota 8.763,41, con un progresso di 172,84 punti, sostenuto dagli acquisti sui titoli legati all’export. Il rialzo è legato alla frenata dello yen sul dollaro (salito oltre quota 77), in scia all’iniziativa della Banca nazionale svizzera (Bns) che ieri ha chiarito di “non voler più tollerare un corso inferiore a 1,20 franchi per un euro”, promettendo acquisti illimitati per un tasso di cambio sopra la soglia fissata. Rimbalzo delle Borse di Asia e Pacifico dopo tre sedute in sofferenza con gli indici che sono tornati sui livelli del 2008. A innescare la ripresa il buon andamento delle quotazioni del rame, salite per la prima volta in cinque giorni. In positivo anche il dollaro australiano, con i dati economici migliori delle stime. L’indice d’area Msci sfiora un rialzo del 3% con il Nikkei che guadagna oltre due punti percentuali: sulla Piazza di Tokyo si segnalano gli acquisti su Nomura (+4,1%), Softbank (+3,9%) e Fuji Heavy Industries (+3,8%. In luce anche gli automobilistici con Mazda (+3,4%) e Suzuki (+3,2%). A Seul (+3,78%) Hyundai guadagna il 3,6% sulle intenzioni del gruppo di aumentare questàanno la propria quota in Europa al 3%, mentre schizza Hynis Semiconductor (+14,7%), spinta dall’export. A Sydney, tra le materie prime, Bhp Billiton sale del 3,6% e Rio Tinto del 3,2 per cento.