In tre giorni un detenuto è morto suicida a Busto Arsizio, un altro è stato salvato in tempo dai poliziotti penitenziari a Lucca e degli agenti sono stati aggrediti a Sanremo, Lucca e Monza.
Lo denuncia in una nota il Sappe spiegando che “in questo contesto è palese e grave l`inefficienza del Dipartimento dell`amministrazione penitenziaria guidato da Giovanni Tamburino, che pensa a risolvere le criticità del sovraffollamento delle nostre prigioni con soluzioni fantasiose e pericolose”. “La realtà penitenziaria – aggiunge Donato Capece, segretario del Sappe – è che nelle carceri ci sono 45mila posti letto e nelle celle sono invece stipate 67mila persone, delle quali quasi 27mila in attesa di un giudizio definitivo; che la Polizia penitenziaria ha settemila agenti in meno, che i Baschi Azzurri non fanno formazione ed aggiornamento professionale perché l`Amministrazione evidentemente ha altro a cui pensare, come anche per le conseguenze di quell`effetto burn out dei poliziotti determinato dall`invivibilità di lavorare in sezioni detentive sistematicamente caratterizzate da eventi critici. Ma per fronteggiare tutto questo il Dap guidato da Giovanni Tamburino non ha fatto nulla – conclude Capece – e noi ci chiediamo che senso abbia mantenerlo ancora in quell`incarico. Sono necessarie soluzioni concrete e uomini nuovi per risolvere la crisi penitenziaria: non servono filosofi e teorici”.