SANT’APRINO – L’incessante e tenace impegno della Squadra Mobile contro lo spaccio di stupefacenti, nella serata di ieri ha condotto, questa volta nell’agro aversano, all’arresto dell’ennesimo spacciatore di cocaina. In particolare, nel corso di questo fine settimana le consuete attività di contrasto al fenomeno venivano predisposte dalla Questura di Caserta nel comprensorio aversano, dove gli specialisti della Sezione Narcotici svolgevano uno specifico servizio di osservazione e pedinamento in S. Arpino (CE) nei confronti di un giovane pregiudicato, noto agli investigatori per i suoi precedenti per reati contro il patrimonio e, soprattutto, in materia di stupefacenti, essendo stato, nel recente passato, arrestato più volte per tale motivo.
Infatti, le attività di osservazione condotte presso l’abitazione del giovane, identificato poi in Pasquale D’Ambrosio, nato a Napoli ma domiciliato a S. Arpino, avevano consentito di notare un inusuale andirivieni ed il suo atteggiamento circospetto quando si avvicinava alla sua vettura, una Peugeot 208, normalmente parcheggiata in strada. Pertanto, i poliziotti, pazientemente, attendevano che il D’Ambrosio uscisse insieme alla sua convivente per effettuare un’eventuale perquisizione domiciliare, occasione che si presentava nel tardo pomeriggio di ieri. Infatti, bloccate le due persone, gli investigatori, nel corso di accurate perquisizioni sia dell’appartamento che al veicolo recuperavano due chiavi in merito alle quali il giovane si rifiutava di dare spiegazioni. Ma le ostinate ricerche dei poliziotti permettevano di accertare che le stesse erano riconducibili ad un’anonima cantinola ubicata nello stesso stabile dove il D’Ambrosio abitava. La successiva accurata ispezione del locale permetteva di rinvenire e sequestrare, occultati tra le condotte dei fili della corrente elettrica, due involucri, rispettivamente, del peso di 10,95 gr. e 7,20 gr, contenenti sostanza polverosa risultata stupefacente del tipo cocaina. Inoltre, all’interno di un frigorifero in disuso lasciato nella cantinola veniva rinvenuto anche un bilancino elettronico, evidentemente utilizzato da D’Ambrosio per il taglio ed il confezionamento delle dosi destinate allo spaccio. Il giovane, pertanto, veniva arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio, essendosi attribuito l’ esclusiva disponibilità dello stupefacente, escludendo il coinvolgimento della sua convivente.