AVELLINO – Un secolo e mezzo insieme all’Irpinia che produce: la storia economica e produttiva dell’Irpinia nei suoi ultimi 150 anni sarà protagonista dell’iniziativa in programma il 23 ottobre, alle ore 10.30, presso la sala convegni della Camera di Commercio di Avellino (Piazza Duomo), in occasione della celebrazione di un glorioso traguardo, ovvero il 150esimo anniversario dell’istituzione della Camera di Commercio irpina.
Per l’occasione il Prof. Francesco Barra presenterà, con una relazione sul tema “Economia e società in Irpinia: la Camera di Commercio di Avellino nei suoi primi 150 anni”, il volume “1862- 2012 – Un secolo e mezzo insieme all’Irpinia che produce”, curato dallo stesso Barra, Antonio Carrino e Andrea Massaro.
Il volume – voluto dal presidente della Camera di Commercio, Costantino Capone – rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia economica dell’Irpinia nonché dell’ente camerale fin dalla sua istituzione, passando per l’analisi dell’economia e della società in Irpinia dall’Unità alla seconda guerra mondiale, dal dopoguerra al boom economico degli anni Sessanta e dall’avvento dell’industria fino al terremoto del 1980 e all’economia post sismica.
Le origini dell’ente camerale e la prima presidenza illustrano l’istituzione dell’ente e la prima giunta camerale, con il presidente Modestino Montuori, il vicepresidente Nicola Salvi, il Segretario Francesco Saverio Curcio, le elezioni commerciali del 1865 con la riconferma di Montuori e le dimissioni di Salvi, le condizioni economiche dell’Irpinia postunitaria nell’analisi della Camera di Commercio. Si passa quindi all’età liberale, con l’analisi dell’agricoltura irpina dopo l’unità, la questione demaniale e le lotte contadine, l’industria irpina nell’età liberale, le miniere di zolfo di Altavilla e Tufo, le ferrovie e le vie di comunicazione, le grandi opere pubbliche: la bonifica del Dragone; l’Acquedotto di Napoli e l’Acquedotto Pugliese, la crisi agraria e l’emigrazione transoceanica, la partecipazione politica, organizzazioni sindacali e agitazioni sociali. Si passa quindi al periodo che va dal primo dopoguerra alla liberazione, analizzando il dopoguerra e fascismo, dalla crisi del 1929 all’autarchia, l’Irpinia nella politica economica del regime fascista, l’economia di guerra e la disgregazione delle basi di massa del regime.
Importante è anche l’analisi dell’azione della Camera di Commercio dalla sua nascita fino alla prima guerra mondiale – con le attività nel settore primario, per le manifatture, i trasporti e il credito, per lo sviluppo degli scambi, su alcune questioni sociali come il distretto militare e il brigantaggio, per l’istruzione, per la tutela delle acque ed in particolare per le sorgenti di Serino, il monitoraggio dell’economia locale – e dalla grande guerra ai consigli provinciali dell’economia, dalla ricostruzione delle Camere di Commercio alla legge di riforma, illustrando le iniziative della Camera durante il fascismo e fino al 1945 in agricoltura, ancora sui trasporti, il carbone bianco, alla ricerca di sbocchi per le produzioni irpine, per l’istruzione. Infine, il volume illustra l’attività della Camera dal secondo dopoguerra in poi e la nuova identità della Camera di Commercio ai giorni nostri.
In occasione dell’iniziativa del 23 ottobre sarà inoltre allestita una mostra presso la Chiesa della SS. Annunziata in cui saranno esposti documenti salienti della vita camerale, alcuni prestati dall’Archivio di Stato, che ha fornito una grossa collaborazione al riguardo, altri dell’archivio e della biblioteca camerale. Inoltre saranno premiate le imprese storiche della provincia di Avellino.