SAN MARCO EVANGELISTA – Scade alle ore 12.00 del prossimo 6 novembre il bando di gara con il quale l’Amministrazione comunale di San Marco Evangelista, a guida del sindaco Gabriele Cicala, ha bandito la gara d’appalto per i lavori di sistemazione della rete idrica e fognaria di Via Barecchia e Via Ciaramella, la cui aggiudicazione avverrà con il criterio dell’offerta più bassa. Il costo complessivo delle opera è di circa 112.000 euro, di cui 625 euro per gli oneri di sicurezza e non sono soggetti a ribassi. Il tempo utile per ultimare i lavori compresi nell’appalto è pari a 120 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla data di consegna dei lavori.
L’Amministrazione, per scongiurare pericolose infiltrazioni di ditte o soggetti vicini ai clan camorristici, nel bando hanno inserito alcune clausole che i soggetti partecipanti alla gara, in forma singola o comunque associati nonché le ditte ausiliarie, si obbligano, sin dalla presentazione della domanda di partecipazione alla gara, in caso di aggiudicazione dell’appalto, a rispettare e far rispettare: al fine di tutelare l’integrità e la legalità in fase di realizzazione dei lavori, ed evitare l’instaurazione e la prosecuzione di rapporti contrattuali con soggetti affidatari che possano soggiacere a infiltrazioni e pressioni illecite di soggetti estranei al rapporto di appalto o di concessione, nonché al fine di agevolare i soggetti aggiudicatari nella denunzia di fatti tendenti ad alterare la corretta e legale esecuzione delle prestazioni, consistenti in particolare in atti intimidatori o estorsivi perpetrati ai loro danni o ai danni dei soggetti subappaltatori; qualora nel corso dell’esecuzione dell’appalto, l’amministrazione aggiudicatrice, anche mediante gli uffici del responsabile del procedimento e della direzione dei lavori, ravvisi, sulla base di concreti elementi di fatto, la presenza di pressioni illecite e plurime ad opera di soggetti estranei al rapporto di appalto, tendenti a condizionare o alterare la corretta e legale esecuzione delle prestazioni, rappresenta la situazione, senza indugio e riservatamente, al Prefetto competente per territorio, affinché si effettuino le opportune indagini, tese a verificare la presenza di infiltrazioni o pressioni nei confronti dell’affidatario o di alcuno dei subappaltatori. La presente clausola prevede, ai sensi dell’art. 51, comma 4, della l.r. n. 3/07, l’obbligo dei soggetti aggiudicatari di segnalare ogni fatto tendente ad alterare la corretta e legale esecuzione delle prestazioni, come elemento essenziale del contratto; in caso di atto interdittivo ad opera del Prefetto, avente ad oggetto l’appalto in corso di esecuzione, il responsabile del procedimento propone alla stazione appaltante i provvedimenti consequenziali di competenza e, se del caso, avvia la procedura di risoluzione del contratto, ai sensi dell’art. 136 e ss. del Codice ovvero di revoca dell’autorizzazione di cui all’art. 118 del Codice. tutti gli incassi e i pagamenti superiori a 3.000 euro, relativi al contratto in essere, o allo stesso connessi, ivi compresi il reperimento, effettuato in Italia e all’estero, delle necessarie risorse finanziarie ed il loro successivo rimborso, da effettuarsi anche per il tramite di terzi, avvengono tramite bonifico bancario o assegno circolare. È ovvio che la mancata adesione, da parte dell’offerente e dell’eventuale ditta ausiliaria, alle suddette clausole ne comporterà la esclusione dalla procedura di gara.
Nunzio De Pinto