Da oggi scatta il nuovo aggiustamento alle accise di benzina e diesel (+0,19 centesimi al litro per finanziare Fus, cinema e interventi culturali) dopo il maxi-aumento di martedì (+4 cent/litro su benzina e diesel per fronteggiare l’emergenza immigrati).

E arrivano quindi nuovi rialzi sulla rete carburanti. Nel dettaglio, da quanto emerge dal monitoraggio di Quotidiano Energia, questa mattina a ritoccare i prezzi raccomandati sono state IP (+0,6 cent sulla benzina, +1,3 cent sul diesel), Q8 (+0,5 cent su entrambi i prodotti), Tamoil (+0,3 cent su tutte e due i carburanti) e TotalErg (+1 cent sulla verde, +0,3 cent sul diesel). In salita di conseguenza i prezzi praticati sul territorio, impianti no-logo inclusi. A livello Paese, la media per la benzina (in modalità servito) va dall’1,578 euro degli impianti Esso all’1,590 euro dei punti vendita Shell (no-logo a 1,502). Per il diesel si passa dall’1,457 euro di Eni all’1,475 euro degli impianti Shell (no-logo a 1,375). Il Gpl si posiziona tra lo 0,738 euro dei punti vendita Eni allo 0,757 degli impianti IP (a 0,727 le no-logo). Ma la corsa dei carburanti non è finita qui. Almeno secondo il rapporto settimanale Figisc Anisa Confcommercio che prevede per i prossimi giorni aumenti medi di circa un centesimo e mezzo al litro. “E’ stata la settimana della stangata fiscale sui carburanti: l’aumento delle accise e dell’Iva gravante sulle accise vale, infatti, ben 4,8 eurocent/litro, un aumento che ha fatto sentire il suo effetto un giorno dopo la sua entrata in vigore – rileva il presidente nazionale della Figisc, Luca Squeri – il mercato internazionale, invece, non ha avuto grandi movimentazioni rispetto alle chiusure della settimana precedente”.

 

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