Quasi tre ore di incontro, gran parte delle quali passate in convenevoli, il resto su temi di stretta attualità: dalla situazione politica alla legge elettorale, dalle questioni economiche alle misure contenute nella legge di stabilità. La cena a Palazzo Chigi, alla quale hanno partecipato, da una parte, i vertici del Pdl, come Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, presente anche Gianni Letta, e, dall’altra, Mario Monti e Antonio Catricalà, ha sostanzialmente confermato le posizioni iniziali, con il cavaliere preoccupato delle ripercussioni della crisi e dal rigore che inevitabilmente generano scontento nell’elettorato.
E il presidente del Consiglio che difende la politica economica del governo e le misure contenute nella legge di stabilità. Monti si è tra l’altro informato sulla possibilità che i partiti possano arrivare ad un accordo in merito alla legge elettorale chiedendo quali siano i margini per un’intesa. Berlusconi, spiegano diverse fonti, avrebbe fatto capire che a frenare una possibile intesa sarebbe soprattutto il Pd. Ma è sul dossier relativo alla legge di stabilità che sono emerse diverse problematiche. Il Cavaliere e Alfano hanno ribadito le richieste di modifiche sull’Iva e sui tagli alle detrazioni preannunciando al Professore che su questi temi il partito intende mobilitarsi con iniziative pubbliche per spiegare i cambiamenti da fare. In mattinata è infatti prevista una conferenza stampa con il segretario e Renato Brunetta proprio su queste tematiche. L’aver preannunciato pubblicamente questa iniziativa è stato letto, da fonti di governo, come un gesto di garbo verso Palazzo Chigi. Farebbe presupporre che il Pdl, al di là dei dissensi dichiarati, non dovrebbe alzare barricate troppo alte in Parlamento. Ciò non toglie che Berlusconi, sul fronte fiscale, abbia insistito sulla necessità di attenuare il carico in modo da rilanciare l’economia e la crescita. Il presidente del Consiglio ha rassicurato il Pdl sulla bontà delle misure messe a punto dall’esecutivo, tornando a difendere la legge di stabilità e confermando che, a giudizio del governo, l’impianto di politica economica contenuto nella legge contribuirà a migliorare la situazione e ad attenuare i sacrifici, almeno per le fasce più deboli. Le stesse fonti aggiungono che, sul tema del futuro politico del Professore, non ci sarebbero stati riferimenti espliciti, anche se l’atteggiamento di Berlusconi e le sue parole, spesso lusinghiere nei confronti del Professore, sono state lette da alcuni presenti come un implicito sostegno alla conduzione del governo da parte dell’attuale premier, che avrebbe anche insistito sulla necessità di una nuova legge elettorale.