E’ stato un anno di forte repressione al fenomeno dei falsi invalidi, ma per debellare questo “cancro” nazionale ci vuole ancora tempo. In Campania, per ogni cinque invalidi, c’e’ un truffatore. Un dato spaventoso, pari a circa il 25 per cento. I controlli sono stati rafforzati e spesso rischia anche chi e’ disgraziatamente onesto. E’ il caso del signor Erasmo, titolare di una pensione di invalidita’ civile. Vive a Mondragone con la moglie e la figlia che badano a lui non essendo autonomo.
Puo’ mangiare solo omogeneizzati e non cammina. Anche per i piccoli gesti della quotidianita’ ha bisogno di qualcuno che lo assista. Riceve periodicamente un kit periodico di pannoloni e traverse da letto. Nel mese di agosto, riceve inaspettatamente una visita di due medici, che devono verificare il suo status di invalido. Una prassi non consueta ma che qualcuno all’Inps di Caserta aveva messo in moto perche’ insospettito da una mancata risposta alla convocazione datata 4 febbraio 2011. Eppure a quella comunicazione, basata sui controlli a campione per stanare i falsi invalidi, la famiglia del signor Erasmo aveva risposto. All’Inps non si ha traccia della raccomandata. Intanto la burocrazia si e’ messa in moto, nonostante lo scrupolo di coscienza dei medici che hanno disposto la visita domiciliare d’ufficio, chiedendo al 77enne casertano la “la restituzione di 1.949,56 da pagare entro il 15 settembre p.v.” visto che “e’ stata corrisposta indennita’ non spettante”. La certificazione inviata alla sede centrale dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale il 5 agosto parla chiaro: “Disabilita’ effettivamente accertata”. Ma di mezzo si sono messe anche le ferie estive. Dalla sede Inps di Caserta fanno sapere che in merito alla vicenda: “Ci sono stati una serie di concause che hanno determinato il disguido, pero’ il signor Erasmo puo’ stare tranquillo: non dovra’ pagare nulla e continuera’ a ricevere la pensione”. Quello dell’anziano invalido 77enne di Mondragone e’ uno dei tanti casi di onesti che finiscono, per una causa o per un’altra, nel tritacarne della burocrazia. Per fortuna ora c’e’ l’impegno di bloccare il perverso meccanismo. Ma sono molti nelle fila degli onesti, a pagare per i falsi invalidi. C’e’ un modo pero’ per prendersi una piccola rivincita. Denunciare, anche in forma anonima al 117, chi percepisce una pensione per problemi fisici e cio’ nonostante, guida l’auto, porta il cane a spasso, magari fa sport o legge il giornale al bar.