All’indomani dell’attacco del Cavaliere all’esecutivo, il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, getta acqua sul fuoco: ‘Va evitata la crisi, ma si deve ridurre la pressione fiscale’. In tanti sembrano prendere le distanze dallo sfogo di Berlusconi: da Frattini a Isabella Bertolini da Crosetto a Osvaldo Napoli.
Cicchitto in particolare insiste sulla prospettiva di unire i moderati, condanna gli attacchi ad Alfano da parte della Santanché, apprezza la conferma delle primarie e ribadisce l’impegno per una “grande riforma” della giustizia. “Sono d’accordo con Feltri su molte cose, ma non su quello che ha detto oggi sulle primarie. Le primarie sono occasione per un rilancio del Pdl che comunque, con buona pace di alcuni, rimane il soggetto fondamentale per la battaglia politica del centrodestra,in primo luogo quella per una giustizia giusta ed èanche decisivo per aggregare uno schieramento dei moderati che non voglia dare a priori la vittoria alla sinistra”: così Fabrizio Cicchitto presidente dei deputati del Pdl.
“Sarebbe un suicidio far cadere il governo Monti a 4 mesi dal voto”: così Guido Crosetto, parlamentare Pdl. “L’anno scorso Berlusconi ha fatto il passo indietro da palazzo Chigi, è stato zitto per un anno, ieri è esploso e ha detto ciò che pensa: la sentenza ha fatto saltare il tappo”, ha aggiunto Crosetto per il quale è ‘giusta’ l’arrabbiatura di Berlusconi per la sentenza. Crosetto ha ricordato di non aver “mai votato la fiducia” al governo Monti. “Berlusconi ha confermato le primarie. Vedremo quali sono i candidati e la linea politica emergerà da quel dibattito” dice il senatore del Pdl Gaetano Quagliariello. “Comunque su quello che accade all’interno del Pdl preferisco attendere il voto in Sicilia. In presenza di elezioni non si fa dibattito interno. E’ un fatto di buon senso”, ha concluso.
“Sono preoccupato di questa posizione di Berlusconi perché di populismi ne abbiamo già un bel po’”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a Domenica In.”Berlusconi staccherà la spina? Prevedere quello che fa è sempre complicato”. “Berlusconi ha devastato, in questi anni, l’unità dei moderati per cui ieri ha dimostrato che su quella base si può creare un partito populista di destra che non ha nulla a che fare con il partito popolare europeo e con i moderati”: così Pier Ferdinando Casini ai microfoni di Sky TG24.
“Mi sembra che siamo in uno stato di confusione generalizzato, ma da questa vicenda penso che i moderati possano uscire rafforzati”, aggiunge il leader Udc, sottolineando “l’eloquente silenzio” di molti Pdl. “Oggi sappiamo qual è la rotta e – aggiunge Casini sempre a proposito della linea di Berlusconi – non è questa, è certamente un’altra e io mi auguro che tanti moderati, anche nel PDL, facciano sentire la loro voce. Il silenzio è già eloquente”.
Per quanto riguarda l’invocata riforma della giustizia, prosegue, “andava fatta 20 anni fa, ma se il tipo di riforma della giustizia cui pensava Berlusconi è un tipo di riforma di rivincita contro i magistrati e ad personam sono lieto che abbia ricordato che noi non gli abbiamo permesso di farla. C’é bisogno di una riforma equilibrata, seria, ragionevole”. “Chi vince le elezioni – conclude – non è il padrone del paese, è colui che lo governa e non può fare quello che vuole come in una azienda”.