‘Venuto al mondo’ diretto da Sergio Castellitto, nelle sale dall’8 novembre, disegna come la maternita’ possa diventare un’ossessione. ”Da madre posso dire che la necessita’ di maternita’ di Gemma, il mio personaggio nel film, e’ molto diversa da quella della maggior parte delle donne nel mondo.
Come donna si puo’ essere felici se non hai figli e non li vuoi, ma se li vuoi diventa come una ossessione” racconta Penelope Cruz, invitata a ‘Che tempo che fa’ per parlare del nuovo film. ”C’e’ una battuta nel libro dal quale e’ stato tratto il film e scritto da Margaret Mazzantini che mi e’ piaciuta molto. Quando lei scopre di essere sterile per lei la maternita’ diventa una ossessione e dice al suo psicologo voglio un ‘lucchetto di carne’ per legarmi al mio uomo” aggiunge l’attrice. Sull’orizzonte la guerra serbo-croata. ”E’ stata una esperienza importante – ha proseguito Penelope Cruz -: Sarajevo e’ un posto incredibile. Se ci vai poi ci vuoi ritornare. Abbiamo sentito molte storie da gente che ha vissuto la guerra e perso tante persone. Questa guerra e’ stata molto difficile da spiegare anche per quelli che l’hanno vissuta”. Alla fine pero’ e’ un film sull’amore, una storia ”appassionante e appassionata, anche scellerata e folle” lo descrive Castellitto. ”Il mio personaggio e’ uno dei piu’ difficili che ho interpretato – ha detto Penelope Cruz – il mio ruolo e’ quello di una donna dall’eta’ di 20 anni fino a 53. Non mi era mai capitato e ho recitato in italiano e inglese. E’ un personaggio al quale accade di tutto. E’ stata una fortuna trovare un personaggio cosi’, ma devi stare sul pezzo”’.