“Il Pd di Renzi può correre e vincere da solo. Senza i partiti, con gli italiani”. Lo afferma in una intervista ad Avvenire lo stesso sindaco di Firenze annunciando: “né Vendola, né Casini. Mi sta a cuore solo la nostra capacità di raccontare un progetto credibile per l’Italia”.

“Questa volta – dice – è concreta la possibilità di farcela, il cambiamento non è mai stato così vicino. Lo vogliamo noi, ma soprattutto lo vogliono gli italiani. Ma la nuova stagione non passa dagli accordi di potere, non prende forma dietro un’estenuante ricerca di equilibri e dietro infinite trattative”. E “la sola stella cometa è la governabilità ” sulla quale “il centrosinistra non è mai stato credibile”. Perché “se esiste una atroce responsabilità storica della sinistra radicale è quella di aver fatto cadere il primo Prodi aprendo la strada a un inciucio Cossiga-Mastella-D’Alema… Una pagina triste e in Parlamento con quella sinistra radicale c’era Nichi Vendola”. Quanto a Casini “ha spiegato in tutte le lingue che preferisce Bersani. Beh lo accontento. Possano stare tranquillamente insieme, io preferisco stare con i cittadini”. Per Renzi poi “in Italia c’é un Parlamento talmente debole da essere quasi delegittimato. E che prova a fare una legge elettorale non in nome della chiarezza, ma dell’oscurità “. E le responsabilità sono anche del Pd che “non ha ascoltato il dolore della base, degli iscritti, delle associazioni. Chiedevano una legge elettorale chiara” mentre “i vertici del partito hanno fatto capire di essere più volte pronti a chiudere un accordo su un sistema di voto che non se non era il ‘porcellum’, era qualcosa che gli assomigliava molto”. “Capirei la rabbia di Bersani – aggiunge – se in questi mesi si fosse comportato in maniera trasparente. Ma troppe tattiche, troppi tavoli. Bersani avrebbe diritto di alzare la voce se il suo comportamento fosse stato cristallino”.

 

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