Si aggrava la crisi in Medio Oriente: l’offensiva ‘Pilastro di Sicurezza’, entrata nel secondo giorno, va avanti senza sosta ma i palestinesi da Gaza reagiscono con una pioggia di razzi; e uno ha colpito un edificio di 4 piani nella cittadina di Kreat Mlakhi, a circa 25 km a nord di Gaza, e ha fatto tre vittime civili, le prime israeliane da quando l’operazione e’ cominciata. Pesante anche il bilancio sul fronte palestinese: almeno 13 morti (tre dei quali stamane a Khan Younis) e quasi un centinaio di feriti.
Tra le 13 vittime anche tre bambini (di 7 anni e undici mesi), una donna incinta e 8 adolescenti. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, riunitosi nella notte, ha chiesto lo ‘stop’ delle violenze, ma non ha preso alcuna decisione.
Gli aerei con la ‘Stella di David’ hanno bombardato un centinaio di postazioni per il lancio di razzi di medio e lungo raggio. Ma le milizie palestinesi, le ‘Brigate al-Khassam’, hanno continuato a lanciare proiettili per tutta la notte: quasi 115 i razzi lanciati dopo l’uccisione del capo militare di Hamas, Ajmed Jabari (oltre la meta’ dei quali intercettati dal sistema di scudo missilistico Iron Dome). Il governo israeliano, che minaccia di estendere ulteriormente l’operazione a Gaza, ha gia’ concesso ai militari l’autorizzazione preliminare per richiamare in servizio le truppe della ‘riserva’, che costituiscono il grosso delle forze armate israeliane.