Da domani, come annunciato nei giorni scorsi ai sindacati metalmeccanici, l’Ilva metterà in ferie forzate i lavoratori del reparto Produzione lamiere 2, a cui si aggiungeranno da mercoledì 21 novembre quelli del Tubificio 2. In tutto sono circa 500 gli operai impiegati nei due reparti che rientrano tra quelli per i quali è stata chiesta la cassa integrazione ordinaria per 1940 lavoratori dell’area a freddo per crisi di mercato e mancanza di ordini di lavoro.

Sul ricorso agli ammortizzatori sociali non c’é ancora accordo con i sindacati, ma l’azienda ha fatto intendere che non farà passi indietro: martedì 20 è previsto un nuovo incontro tra le parti. La prossima settimana l’Ilva dovrebbe presentare istanza di dissequestro degli impianti dell’area a caldo facendo leva anche sul via libera della Commissione istruttoria dell’Autorizzazione integrata ambientale al piano di adeguamento degli impianti inquinanti presentato dall’azienda. Si partirà dallo spegnimento programmato dell’Altoforno 1 e da quattro batterie del reparto Cokerie.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui