NAPOLI – E’ corsa contro il tempo per scongiurare una nuova emergenza rifiuti a Napoli. Per evitare il rischio che i sacchetti della spazzatura possano accumularsi ancora una volta lungo le strade di Napoli c’é bisogno di svuotare il sito di stoccaggio di Ponticelli. Un’area dove la spazzatura “tal quale” (ovvero così viene prelevata dai cassonnetti) viene “parcheggiata” prima di essere trasferita negli impianti di trattamento e che si sta progressivamente saturando in questi giorni.
Così oggi il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha firmato un’ordinanza con la quale ha intimato alla Sap.Na, la società provinciale dei rifiuti, di svuotare il sito di stoccaggio, ma la Sap.Na farà ricorso al Tar, il Tribunale amministrativo regionale. Cosa succederà nei prossimi giorni? Si corre davvero il rischio che a Napoli e in provincia ci sia una nuova crisi? L’assessore all’Ambiente alla Regione Campania, Giovanni Romano, ha provato a gettare acqua sul fuoco assicurando che lo svuotamento delle aree è già in corso per quaranta tonnellate al giorno. Il sito di trasferenza di Ponticelli, sulle due piazzole, ha circa 7.000 tonnellate di spazzatura, l’equivalente di poco meno di una settimana di produzione della città di Napoli. Tanta spazzatura si è accumulata perché negli Stir di Tufino e Caivano, entrambi in provincia di Napoli, gli autocompattatori hanno potuto scaricare di meno, con lunghe attese notturne. La ragione? Le strutture sono risultate ingolfate di “frazione organica” da mandare fuori mentre quella secca è finita al termovalorizzatore di Acerra (Napoli), dove dalla combustione della spazzatura si produce energia. Insomma se non tutte le caselle andranno al loro posto nei tempi previsti, l’effetto domino – e la conseguente nuova crisi – è assicurato. Basta una tessera fuori posto e il mosaico non si comporrà più, col rischio di avere ancora una volta, a circa 18 anni dalla proclamazione dello stato di emergenza ora “normativamente chiusa”, i cassonetti ancora una volta stracolmi. E tutto questo a poco più da un mese dalle festività natalizie quando tradizionalmente si registra un’ impennata di produzione di spazzatura. Da Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, chiedono alla società della Provincia, la Sap.Na, di svuotare il sito di Ponticelli: rappresenta l’uscita di sicurezza nel caso che, per qualsiasi motivo, s’interrompa l’articolata filiera della lavorazione dei rifiuti. La Sap.Na però dice di non avere le competenze in materie di trasporto. E a tutto ciò bisogna aggiungere che si è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sulla classificazione dei rifiuti trattati dagli Stir che ora sono classificati speciali e quindi trasferiti fuori regione con semplici accordi commerciali. Diversamente sarà necessaria un’intesa istituzionale non sempre facile da raggiungere.