A dispetto di tutti i pronostici, la rabberciata Scandone con una prova tutto cuore e concentrazione spegne l’Enel al Paladelmauro ed allontana lo spettro del fondo della classifica. L’impresa di Avellino è ancora più meritoria per aver superato un Brindisi stracoperto in ogni ruolo, che ha talento e margini di crescita e che comincia a stuzzicare la fantasia degli oltre quattrocento ‘supporters’ accorsi in massa al Paladelmauro. Tanti vuoti sugli spalti invece per la tifoseria biancoverde in aperto dissenso con la dirigenza giudicata colpevole per non essere intervenuta tempestivamente sul mercato.

E’ subito scontro fisico tra Ebi e Simmons, due autentici colossi ed il primo round è chiaro appannaggio del brindisino che dalla lunetta, e poi sotto misura, scarica al millimetro costruendo il primo vantaggio dei pugliesi. Ci pensa poi Viggiano ad allungare ulteriormente con una tripla delle sue. Timida la reazione di Avellino che recupera parzialmente con Shakur e Richardson ma a spadroneggiare è sempre la formazione di Piero Bucchi. La difesa approntata da Tucci non sembra reggere la forza d’urto di Simmons e Gibson che seminano il panico nelle retrovie, ma Avellino riscopre un campione in Mustafa Shakur che d’incanto rispolvera i suoi trascorsi in Nba. Nel secondo periodo Tucci individua due valide contromosse in Biligha e Mavraides. Il primo blinda il canestro, il secondo fa da detonatore alla miccia Johnson che esplode regalando il massimo vantaggio agli irpini (23-18). La gara ora è intensa, a tratti anche bella, ma a fare la differenza è la rotazione infinita di Bucchi che restituisce all’Enel il comando delle operazioni prima con Ndoia e poi con Fultz chiudendo al riposo lungo sopra di sei lunghezze. Nel terzo quarto due ‘bombe’ dalla distanza di Richardson e Mavraides trovano il canestro e si è punto e a capo (42 a 42). Perfetta parità fino all’ultimo possesso quando Gibson fissa dalla lunetta i due canestri che riportano Brindisi in testa. Nell’ultimo quarto i fuochi di artificio sono tutti di marca irpina. Nessun margine d’errore per Richardson, Johnson e Dragovic che in un amen ribaltano il risultato (57-51). Johnson si batte come un leone, recuperando palle in quantità industriali; Shakur, forse pungolato da un ventilato taglio, fa sfracelli nella difesa brindisina, regalando a Gianluca Tucci il primo sorriso della stagione. A fine gara i tifosi brindisini presenti sugli spalti sfogano la propria delusione beccando i giocatori di Avellino che festeggiavano il successo: l’intervento delle forze dell’ordine serve a sedare gli animi più surriscaldati.

 

Sidigas Avellino batte Enel Brindisi 81-71 (15-15, 34-40, 49-51). Avellino: Warren 1, Biligha, Richardson 14, Spinelli 2, Mavraides 8, Dragovic 12, Shakur 26, Johnson 15, Ebi 3. All.: Tucci. Brindisi: Viggiano 21, Robinson 6, Reynolds 8, Formenti, Fultz 6, Ndoia 7, Simmons 7, Zerini, Gibson 14, Grant 2. All. Bucchi. Arbitri: Taurino, Quacci, Borgioni. Note – Tiri da due punti: Avellino 21/41, Brindisi 18/34. Tiri da tre punti: Avellino 7/16, Brindisi 9/24. Tiri liberi: Avellino 18/27, Brindisi 8/12. Rimbalzi: Avellino 39, Brindisi 27. Nessuno uscito per 5 falli. Incasso Euro 38.400. Spettatori 2.300.

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