Che abbia vinto Bersani anche in Campania non c’è dubbio. Ma dai risultati provinciali (non ancora definitivi) emerge un quadro molto disomogeneo e variegato con picchi, positivi o negativi, per quasi tutti i candidati. Partiamo dal dato regionale: il segretario del Pd ha ottenuto il 50.8%, a ruota Renzi con il 26.1, Vendola supera quota 18%, Tabacci ottiene il 3.5, fanalino di coda la Puppato con l’1.2%.

La Campania, quindi, si conferma una roccaforte di Bersani e un’isola felice per Vendola. Può esultare anche Tabacci che per poco non triplica la percentuale di voto rispetto a quella nazionale. Male, ma non malissimo, la Puppato. Sul piano provinciale i numeri riservano molte sorprese. Bersani vola a Salerno (56%) e crolla a Benevento (35.8). In linea con il dato regionale la provincia di Caserta (50.6%), mentre nel Napoletano e in Irpinia il leader Pd non sfonda la soglia del 50%.

Da montagne russe l’oscillazione di Vendola. Se in provincia di Napoli il segretario di Sel è in vantaggio su Renzi nella corsa per il secondo posto, nel Salernitano registra un “misero” 12.4% (peggiore risultato tra le province campane). Vendola va oltre il risultato nazionale in Irpina (20%) e nel Casertano (16.7). Anche il rendimento di Renzi varia, e molto, da provincia a provincia: malissimo a Napoli (22.4%), bene a Salerno (29.5%), Benevento (29.3%) e Avellino (28). Nella media regionale a Caserta (26.9).

Tabacci è il vincitore morale nel Sannio con una percentuale straordinaria quanto sorprendente: quasi il 20, che gli consente di superare Vendola. L’esponente dell’Api va in picchiata nelle province di Salerno (1%) e Avellino (0.9), bene a Napoli (4.4%) e Caserta (4.6).

La Puppato, invece, oscilla dal 2,7 raccolto in Irpina allo 0.7 del Sannio e del Salernitano. A Napoli città impennata di consensi per Vendola (28%), mentre Renzi raggiunge a malapena il 20, e Bersani sfiora il 50. A livello territoriale, quindi, bisogna leggere tra le pieghe dei numeri per comprendere anche le dinamiche meno evidenti a prima vista, come ad esempio la conferma dell’area partenopea come “zona rossa” e di quella sannita e casertana come terra dei moderati.

A Salerno a far schizzare verso l’alto la percentuale di Bersani è stato sicuramente l’effetto De Luca. Il sindaco è sceso in pista a viso aperto e ha sponsorizzato il segretario nazionale in un tour elettorale in quasi tutte le province campane.

Insomma, paese che vai, voti che trovi.

Mario De Michele

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