Trentacinque “falsi poveri”, che per ottenere riduzioni di tasse universitarie, agevolazioni sulla mensa scolastica e assegni di maternita’, ritoccavano al ribasso autocertificazioni e dichiarazioni dei redditi, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Lanzo (Torino) e denunciati per falso ideologico finalizzata alla truffa e all’indebita percezione di contributi pubblici.
Tra loro anche un consigliere comunale e una casalinga, che per ottenere riduzioni sulle tasse universitarie e agevolazioni tralasciavano di denunciare nelle autocertificazioni i redditi di lavoro dipendente o il possesso di immobili e terreni. L’indagine ha consentito di accertare, incrociando i nominativi delle banche dati fiscali, omissioni ai fini delle prestazioni sociali agevolate nel basso Canavese, nel Ciriacese e nelle Valli di Lanzo, per oltre 600mila euro, tra redditi e patrimoni mobiliari ed immobiliari non dichiarati.