SAN NICOLA LA STRADA – “Siamo solidali con gli studenti casertani in primo luogo perché hanno dimostrato la capacità  di evitare il trabocchetto repressione-risposta-repressione, nel quale sono cadute molte generazioni precedenti”. Ad affermarlo è il consigliere Massimiliano Pasquale Panico del Prc – Fds che così commenta le occupazioni scolastiche da parte degli studenti. “Il movimento ripropone con chiarezza la necessità di difendere la scuola pubblica, vera e propria garanzia di futuro.

Questi giovani non vogliono rinunciare alla cultura e a una visione critica della realtà. Una generazione che chi ci governa, da Berlusconi a Monti” – ha aggiunto – “avrebbe voluto vedere succube e analfabeta e che per questo ha allevato a tv-spazzatura, manganellate, insulti e sfottò di ogni tipo (ricordiamo i “bamboccioni” di Padoa Schioppa, gli “sfigati” di Martone, i “choosy” della Fornero), dimostra di aver capito qual è il nodo fondamentale. L’istruzione pubblica è garanzia di uguaglianza, di coesione sociale, quindi di democrazia. Ma è anche garanzia di sviluppo economico. Quello che i ragazzi hanno capito non lo capiscono i “professori” al governo mummificati e inebetiti dal “pensiero” neoliberista, che pensiero non è, ma accozzaglia di dogmi contraddittori e costantemente smentiti dalla realtà, all’insegna della difesa a oltranza. La vera alternativa oggi per il nostro Paese (e per altri) è quella fra un’economia basata sulla conoscenza e la qualità della vita, e un’economia basata sullo sfruttamento a oltranza e la ricerca del profitto. I veri luoghi della democrazia sono oggi le scuole occupate in tutta la provincia di Caserta, nelle quali i giovani del movimento discutono, studiano, si organizzano e interagiscono su tutti i piani. Seguendo in questo l’insegnamento di Antonio Gramsci, il più grande pensatore rivoluzionario che  l’Italia abbia mai conosciuto, che non a caso i cinque candidati alle primarie del Pd si sono ben guardati dal citare come esempio, il quale formulò la seguente esortazione: “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.” E formulò l’importante teoria delle casematte, oggi più che mai di attualità. Occorre quindi auspicare con forza che l’esempio degli studenti possa contagiare altri settori della società italiana e che si metta in moto un movimento di massa finalmente in grado di spazzare via il potere finanziario e la sua ideologia malata, per una società basata sulla conoscenza, sulla qualità della vita e sulla solidarietà. Contro l’ignoranza, lo sfruttamento e l’individualismo e competizione esasperata di tutti contro tutti che sono i principi ispiratori di chi ci “governa”. E che stanno devastando in modo grave la nostra società”.

 

Nunzio De Pinto

 

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