Per la morte dell’artiere Bruno Amorth trovato stamattina senza vita all’ippodromo di San Siro a Milano ci sono tre indagati. L’accusa e’ quella di omicidio colposo. Secondo gli investigatori, Amorth sarebbe stato colpito dall’autostart, che allinea i cavalli alla partenza. Gli indagati sono lo stesso conducente dell’autostart e i due commissari di gara.
La gara durante la quale sarebbe avvenuto l’incidente e’ presumibilmente quella delle 16.05, la quarta della giornata. Fonti dell’ippodromo hanno confermato come in programma ce ne fossero altre tre e che l’ippodromo, dopo quella gara, non si fosse svuotato. Dal primo esame visivo, gli inquirenti hanno riscontrato come il cadavere dell’uomo avesse un taglio alla tempia e l’occhio destro tumefatto. Sulla pala dell’autostart c’e’ un’ammaccatura che, secondo il medico legale giunto stamattina, potrebbe essere compatibile con le lesioni sul viso dell’artiere. La stessa temperatura del corpo confermerebbe come il fatto fosse avvenuto nel pomeriggio di ieri. Le riprese delle telecamere all’interno dell’ippodromo sono al vaglio degli inquirenti. Fonti della questura riferiscono come nei filmati si veda una macchia rossa dietro i cavalli – che corrisponde a come era vestito Amorth – che sparisce dopo il passaggio della pala.