di Antonio Martucci La politica degli ultimi anni ha portato l’Italia sull’orlo della bancarotta, ne ha distrutto i migliori valori, ne ha bloccato il progresso e lo sviluppo, l’ha condannata a essere il fanalino di coda dell’ Europa. Il nostro Paese si presenta sempre più come avamposto dei paesi nord africani piuttosto che Stato fondatore dell’Unione Europea.
Dopo la parentesi Monti che ha esaurito il compito di risciacquare i panni in Arno della politica (ci perdoni il sindaco se utilizziamo impropriamente il suo fiume), abbiamo assistito allo svolgimento del rito delle primarie “de noantri” e la ricomparsa dalle retrovie, nelle quali si era incantucciato, del cavaliere. Così tutto torna da dove si era partiti. Il vecchio che si presenta come nuovo ed è convincente più che mai. Ritorna il finto antagonismo tra centrodestra e centrosinistra, ritorna D’Alema sotto mentite spoglie, ritorna la coppia Bersani – Berlusconi, la premiata ditta B&B, due facce con la stessa iniziale. Ritorna Bersani forte del consenso popolare delle primarie e ritorna Berlusconi indispensabile al centrodestra per la palese incapacità dell’attuale gruppo dirigente. Uno scenario già ampiamente anticipato fin dalla nascita del governo tecnico e che ora si prepara a vivere il suo atto finale. Un film la cui sceneggiatura risale a circa 200 anni fa. L’autore era un uomo che studiava la realtà che lo circondava ed era in grado di trarre da essa i significati profondi della vita. ” Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno”. Una immagine straordinariamente chiara e contemporaneamente semplice nella sua immediata e naturale rappresentazione. Le “galline B&B” tornano, dopo la tempesta politica, a ripetere il loro solito verso, mentre intorno ritorna il sereno. Appare evidente che, se nella scenografia di due secoli fa il sereno apparteneva a tutti gli abitanti del villaggio, ai nostri giorni l’azzurro del cielo appartiene esclusivamente a loro. “ Se respirar ti lice d’alcun dolor: beata. Se te d’ogni dolor morte risana”. A un inizio ricco di speranza per il ritorno del sereno, alla narrazione (citazione vendoliana della quale ci scusiamo con l’autore che fa da contorno al ritorno trionfale della coppia B&B) fa seguito un finale nuovamente pieno di realtà e di insegnamenti . Con crudo realismo l’autore ci ricorda che, in qualità di abitanti del villaggio, possiamo ritenerci beati, nel senso di fortunati, se la morte ci guarisce da ogni dolore. La realtà che stiamo vivendo è la definitiva quiete dopo la tempesta PS. Ringraziamo uno sceneggiatore d’eccezione, qual è Giacomo Leopardi, per la premonizione politico/scenografica.