GIUGLIANO – Lo Stir di Giugliano, contrariamente a quanto affermato, è già dotato di impianto di biostabilizzazione del rifiuto”. Così l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, risponde al presidente della Commissione Bonifiche del Consiglio regionale, Antonio Amato, in merito al sopralluogo all’impianto di Giugliano.
“L’attività di biostabilizzazione – precisa Romano – era in atto fino a qualche mese fa, quando è stata interrotta a causa della saturazione dei capannoni per il rallentamento dei conferimenti extraregionali dei rifiuti trattati e non già per carenze strutturali. Il processo di biostabilizzazione prevede, infatti, che il rifiuto debba essere trattato per almeno 21 giorni, attraverso il meccanismo, già attivo, delle insufflazioni d’aria. Ciò determina la necessità di adeguati spazi per lo stoccaggio che, evidentemente, allo stato attuale non sono sufficienti. Per questo la necessità di garantire una evacuazione giornaliera implica l’impossibilità di stabilizzare”.
“Al momento – aggiunge Romano – sono ripresi i regolari conferimenti fuori regione, ciò permetterà entro trenta giorni il riavvio del processo. Per quanto riguarda l’impianto di digestione anaerobica – prosegue ancora l’assessore regionale – la procedura è affidata a un Commissario nominato in base ad una legge nazionale e la conclusione dei lavori è prevista, come comunicato all’Unione europea, per il primo semestre del 2015 e non, come riportato dal presidente della Commissione, per il 2017. La biostabilizzazione, invece, è già operativa e dunque non serve neppure un giorno. In merito alla tipologia di rifiuto, quello che giunge all’impianto di Giugliano è proveniente dalla provincia di Napoli. Sarebbe opportuno che chi, come il presidente Amato, competente in materia di bonifiche e rifiuti, contribuisse al miglioramento del ciclo dei rifiuti che faticosamente stiamo cercando di rendere efficiente con le poche risorse che abbiamo e tra mille difficoltà, attraverso una collaborazione istituzionale propositiva e informata“.