Un provvedimento giurisdizionale che ”crea un precedente particolarmente pericoloso perche’ consacra il principio secondo cui due genitori anziani non possono esercitare il diritto-dovere di crescere i propri figli e instaurare con essi un vero rapporto di amore genitoriale”.
Cosi’ Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’associazione avvocati matrimonialisti italiani, commenta la sentenza del tribunale per i minorenni di Torino che stabilito l’adozione di una bimba di un anno e mezzo sottraendola ai suoi genitori anziani. Da questo episodio, commenta Gassani, ”emerge in modo preoccupante il super potere della giustizia minorile nelle vicende familiari, che si concretizza piu’ in valutazioni etico-morali che su principi giuridici”, perche’ ”togliere un figlio a due genitori deve essere l’extrema ratio” e l’eta’ anagrafica dei genitori ”non puo’ costituire una colpa”. Pur rispettando il provvedimento giurisdizionale, l’Ami si augura che la Giurisprudenza, specie quella di legittimita’, sia allinei sempre di piu’ ai nuovi costumi delle famiglie italiane mettendo da parte teoremi etici, frutto del personale convincimento del giudice, che spesso sono in collisione con i diritti e gli interessi dei bambini a vivere nella loro famiglia di origine, principio sancito dalle Convenzioni internazionali sui diritti del fanciullo”.