Al Ppe “devono decidersi, non possono continuare nell’equivoco”. Lo afferma a Repubblica il presidente del gruppo liberale al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt, che spiega: “Il Partito popolare europeo ha giustamente criticato il comportamento di Berlusconi che ha fatto cadere il governo Monti fermando un processo di risanamento e di riforme che era fondamentale e che era stato concordato con gli altri governi europei.
Però oggi si tiene a Bruxelles un vertice europeo dei leader dc e Berlusconi rischia di trovarsi seduto accanto alla Merkel e al premier spagnolo Rajoy, come se niente fosse. Come se – aggiunge – dal suo operato non fossero già venuti danni enormi non solo per l’Italia ma per tutta l’Europa”. Non si tratta, prosegue Verhofstadt, “di ingerenze negli affari italiani” ma di “difese legittime degli interessi nazionali ed europei”. Intervistato anche dal Mattino, Verhofstadt insiste: “E’ irragionevole ciò che accade in Italia. C’é un uomo politico che dice che ritorna, il governo cade e tutta la zona euro è di nuovo in crisi”.