“Ci vorrebbe un esorcista più che Monti” per sganciare Sel e tutta l’ala più radicale del centrosinistra dal Pd “perché bisognerebbe far sparire prima il risultato delle primarie, quel popolo di tre milioni di elettori che ha indicato il candidato premier del centrosinistra.
Credo che Bersani non abbia bisogno di una badante”. Lo afferma a Repubblica il leader di Sel, Nichi Vendola, secondo cui Monti rappresenta “un singolare ‘dominus’ senza il bisogno di dover verificare quale sia la fonte di legittimazione democratica”. Il Professore, spiega infatti Vendola, “dovrebbe candidarsi”, “l’agenda Monti ha perso verginità, non è più super partes”. “Un discorso così assurdo – osserva – come quello del premier in conferenza stampa io non lo avevo mai sentito: immaginare che l’esito delle elezioni possa preventivamente essere fagocitato, con un atteggiamento che ha un elemento di arroganza. Ma perché Monti pensa che le ricette del rigore non possano essere differenti?”. Vendola respinge quindi l’accusa di essere un conservatore: “Difendo la civiltà del lavoro”, e rivolgendosi a Monti aggiunge: “Noi non siamo le cicale pronte a lanciarsi su quel che le formichine hanno risparmiato, intenzionate a dissipare le risorse pubbliche. Abbiamo diritto o no di discutere liberamente con gli italiani le scelte su un programma di governo nel caso in cui dovessimo governare?”.