Le carceri siano “ambienti sempre meglio adeguati” e la detenzione possa “aiutare di più il reintegro di ciascuno”. Lo ha detto il presidente della Cei Angelo Bagnasco che ha celebrato il Natale tra i detenuti del carcere genovese di Marassi.
“Sarebbe bello, ed è quello per cui insistiamo che la societàsi impegni perchéi tempi della pena siano vissuti in modo migliore. La società rifletta: una parte dei propri figli deve poter ricostruirsi nella giustizia ma in modo più congruo”. “Nei vostri cuori – ha detto ancora il cardinal Bagnasco nell’omelia, rivolgendosi ai detenuti – vi è il desiderio giusto della libertà, di essere cittadini del mondo e della società a pieno titolo con le proprie responsabilità, con i propri diritti ed i propri doveri in un rapporto reciproco virtuoso di donare e di avere, di partecipazione fruttuosa alla costruzione della società civile, di partecipazione al grande bene della giustizia e della pace, della tranquillità e dell’ordine dove ognuno, facendo onestamente il proprio dovere realizza sé stesso e partecipa al bene di tutti”. Il cardinale ha quindi parlato della libertà “insieme agli altri per creare un bene più grande dove tutti possano vivere in pace nella sicurezza e nella gioia”. Alla celebrazione era presente il cappellano del carcere di Marassi don Paolo Gatti e i volontari della Comunità di Sant’Egidio.