NAPOLI – L’assessore del Comune di Acerra Alessandro D’Iorio non è assolutamente il legale dei Pellini; l’assessore D’Iorio non ha alcun tipo di rapporto professionale e personale con alcun procedimento penale che riguarda i Pellini; l’Assessore D’Iorio non fa parte di alcun collegio difensivo dei Pellini.

L’assessore Alessandro D’Iorio non è il legale dei Pellini, di conseguenza non riveste alcun ruolo di consulenza, né esiste alcun tipo di rapporto, non conosce i procedimenti in corso, né alcun altro atto del processo Pellini. L’Assessore D’Iorio frequenta quasi quotidianamente il Tribunale di Napoli – come altri tribunali della Campania – essendo avvocato, incontrando negli ambienti quasi tutti i giorni anche cittadini acerrani. L’assessore D’Iorio ieri si è recato in tribunale, come quasi tutti i giorni, e ha incontrato i cittadini acerrani, nonché i giornalisti, chiacchierando amichevolmente con gli ambientalisti e con i giornalisti, rispondendo e spiegando cordialmente alle loro domande, chiudendo sul nascere ogni questione. Il quesito sulla sua presenza in tribunale – paradossale per un avvocato che esercita tale professione – sembrava essere stato chiarito sul nascere.

 

L’Assessore D’Iorio sottolinea: «Se anche solo lontanamente un incarico professionale avesse potuto mettermi in una ipotetica, lontana e larvata situazione di conflitto e/o incompatibilità con l’attuale carica ricoperta non avrei esitato un attimo nell’astenermi. Il riflettere, la correttezza, la buona fede e la conoscenza dei fatti in uno con il rispetto delle persone dovrebbero ispirare ogni essere umano prima di parlare o scrivere. Del resto, siamo tutti di Acerra, gli acerrani conoscono bene i fatti e le persone coinvolte». L’Assessore D’Iorio, inoltre, sottolinea proprio in qualità di amministratore pubblico attento all’ambiente e alla legalità sul territorio – come ha già fatto il sindaco Lettieri – che proprio il giorno 1 ottobre 2012 – al di là di ogni sospetto – il Comune ha denunciato un presunto legame contro un soggetto privato riconducibile ai Pellini, atto controfirmato dallo stesso assessore al bilancio insieme al sindaco. Denuncia su cui le autorità competenti stanno svolgendo le opportune indagini, mentre il Comune serenamente attende l’esito delle stesse.

«Tutto il resto è nulla – chiude l’assessore D’Iorio -. Si tratta solamente di un maldestro tentativo di approfittare del lavoro di una persona per destabilizzare la reputazione e l’operato dell’Amministrazione, che opera in estrema e perfetta sintonia con l’operato dell’autorità giudiziaria nella quale tutti crediamo fermamente. Guai se non fosse così. La salvaguardia del nostro territorio e della legalità è un punto fondamentale del nostro essere, del nostro programma come amministrazione tutta, mio e nostro come liberi cittadini». Pertanto, si prega di voler evitare alcuna divulgazione di notizie false e tendenziose.

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