CASERTA – Il risultato delle parlamentarie del Pd in provincia di Caserta è sempre più legato a doppio filo alle grandi manovre romane. Oggi il segretario nazionale del Psi, Riccardo Nencini, ha annunciato oggi che il partito è orientato a presentarsi alle elezioni politiche da solo senza collocare i propri uomini nelle liste del Pd.

Una decisione che se fosse ratificata dalla segreteria nazionale, che si riunirà nella giornata di oggi, avrebbe un effetto domino anche nel Casertano. A Roma, infatti, è stato stipulato un patto per candidare il consigliere regionale socialista Gennaro Oliviero in quota Bersani (cioè tra gli eletti sicuri) in cambio del sostegno a Pina Picierno, parlamentare legatissima a Dario Franceschini e candidata alle primarie del Pd in Terra di Lavoro.

Se a livello nazionale il Psi dovesse correre da solo si profilerebbe l’ipotesi di un disimpegno di Oliviero nell’appoggio alla Picierno, soprattutto nella roccaforte elettorale del consigliere regionale, ovvero il comprensorio sessano. La conseguenza? Sarebbe molto più alto il rischio per la deputata uscente di non piazzarsi alle primarie in una posizione utile per ritornare in Parlamento. Almeno sulla carta candidati come Nicola Caputo, Dario Abbate, Stefano Graziano, Carlo Marino e Lucia Esposito sembrano avere più chance di essere eletti, per cui l’eventuale defezione di Oliviero, in zona Cesarini, renderebbe lastricata di ostacoli la strada che dovrebbe condurre la Picierno a Montecitorio.

E’ pur vero che la campagna elettorale è giunta quasi alla fine, e Oliviero nei giorni scorsi ha mobilitato i suoi seguaci per aiutare la deputata teanese a tornare in Parlamento. Ma alla luce degli ultimi sviluppi politici nazionali il consigliere regionale socialista potrebbe decidere di trascorrere in famiglia la giornata del 29 dicembre senza sforzarsi più di tanto a portare i suoi fedeli elettori alle urne.

Mario De Michele

 

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