Gli Usa allontanano lo spettro del disastro economico, le borse festeggiano e lo spread scende sotto quota 290 a 287 punti, obiettivo prefissato dal premier uscente Mario Monti. In extremis la Camera dei Rappresentati ha approvato nella notte la legge licenziata dal Senato per evitare il baratro fiscale che prevede l’aumento delle tasse per chi guadagna oltre 400 mila dollari l’anno o per le coppie che ne incassano oltre 450 mila.
Il provvedimento rinvia di due mesi i tagli alla spesa pubblica. Il si’ della Camera, dove i repubblicani detengono la maggioranza, era tutt’altro che scontato e ha tenuto il presidente Barack Obama con il fiato sospeso fino alla fine. La legge e’ passata alla Camera con 257 voti a favore e 167 contrari. I voti necessari erano 217. A votare “no” e’ stata una fronda di 85 repubblicani, fautori ad oltranza di un emendamento che prevedeva tagli alla spesa per 330 miliardi di dollari. L’intesa per scongiurare il fiscal cliff “e’ importante ma e’ solo il primo passo: occorre un approccio bilanciato per ridurre il deficit. Democratici e repubblicani possono lavorare insieme”, ha commentato Obama. “Firmero’ una legge che aumenta le tasse sui piu’ ricchi, il 2% degli americani, ed evita aumenti per la classe media. Cio’ avrebbe rimandato l’economia in recessione con un ovvio severo impatto sulle famiglie americane”, ha affermato il presidente sottolineando di aver mantenuto le promesse della campagna elettorale sulla necessita’ di una riforma fiscale che non favorisse i ricchi “a scapito della classe media”. I mercati europei brindano all’accordo e dopo un’apertura in netto rialzo aumentano i guadagni. Londra sale del 2,45%, Parigi del 2,35%, Francoforte del 2,06%. Milano, la migliore finora, guadagna il 3,67%, bene anche Madrid a +3,27%. In forte rialzo Wall Street con il Dow Jones che avanza del 2,03% mentre il Nasdaq del 2,75%. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti scende a 287 punti, raggiungendo la soglia obiettivo del premier dimissionario Mario Monti. Il tasso e’ al 4,30%. Il differenziale tra Bonos e Bund si attesta a 365 punti con un rendimento del 5,08%. Negativo invece il giudizio sull’intesa che arriva dalla Cina: gli Stati Uniti vanno verso “un abisso dal quale non usciranno mai”, e’ stato il secco giudizio dell’agenzia di stampa statale Xinhua.