NAPOLI – La vita di una donna, tra velleità e sofferenze, fa da sfondo alla nuova opera scritta dall’avvocato Antonio Masullo e dalla poetessa Ambasciatrice della Poesia Italiana nel mondo Tina Piccolo: ‘Il diario di Alma’ non è solo un libro, è un rifugio intimistico, un’ancora di salvataggio dai mille soprusi, l’unico modo per voltare definitivamente pagina alla ricerca del tanto ambito riscatto contro le violenze psicologiche e fisiche subìte.
La protagonista, Alma, ricorre alla scrittura per esorcizzare tutti i mali della sua esistenza tormentata da figure maschili autoritarie e capaci di minarne la tranquillità, la voglia di sognare liberamente. Tra le righe, con una piacevole commistione di romanzo e poesia, emerge chiaramente lo scopo di consegnare al lettore un vasto e significativo bagaglio di esperienze da cui apprendere tanto e di cui poter farne tesoro agli occhi del ricambio generazionale. Il monito è forte e unisce tutti verso il rispetto altrui e la possibilità di sognare una società migliore e più vicina a casi umani di primaria importanza.
Non solo violenza fisica e psicologica sulla donna, figura femminile meritevole di protezione e comprensione che spesso invece intreccia l’esperienza della sua vita con la brutalità del comportamento umano, ma anche il limbo delle malattie mentali, l’eredità di un’educazione autoritaria, la paura per un avvenire incerto per sé e per i propri cari e al tempo stesso la speranza per un futuro migliore ‘sulle ali della poesia’. C’è davvero tutto questo tra le pagine di un’opera dalla lettura della quale, come ricordano all’unisono gli autori ai microfoni dei giornalisti Emilia Sensale e Antonino Fiorino, “emerge chiaramente una duplice visione giacché da avvocato si è vicini ad una donna che subisce una violenza per difenderla o donandole tanta solidarietà, mentre da scrittore e da poetessa si entra nel suo animo carpendone i segreti. Alma – spiegano – è una donna che attraverso le delicate parole di un diario dedicato al figlio mette a nudo se stessa, le permette di rivelare i segreti del proprio vissuto, i quali a loro volta le permetteranno di conoscere una nuova immagine di sé nel filtro degli sguardi e delle mani degli uomini che con il loro inferno e il loro paradiso hanno condizionato tutte le scelte della sua esistenza”.
Per la presentazione del volume al pubblico è stata organizzata un’apposita conferenza tenutasi mercoledì 9 gennaio alle ore 19 presso la libreria Loffredo, al Vomero. L’incontro ha visto la partecipazione dei due autori affiancati dalla giornalista Emilia Sensale, 23enne poetessa e scrittrice e giornalista attualmente costante ed instancabile collaboratore presso il quotidiano ‘ROMA’ e la testata NapoliVillage e responsabile stampa dell’Associazione nazionale Guardie Particolari Giurate, che ha moderato il dibattito, nonché dal fondatore del premio “Napoli Cultural Classic” l’avvocato Carmine Ardolino e dal prof. Eugenio Cuniato. A far da cornice alla discussione gli intermezzi musicali curati da Angelo Mosca, che ha deliziato tutti con la sua fisarmonica e ha accompagnato le esibizioni della madrina dell’evento, la cantante Ilva Primavera, che ai microfoni dei giornalisti Emilia Sensale e Antonino Fiorino si sofferma su quelle che sono “le tantissime emozioni di trattare una materia delicata quale la violenza sulle donne e che io in qualità di presidente della Consulta della V municipalità ho affrontato durante l’incarico. Rivolgo il mio monito – conclude – alle donne che devono ribellarsi agli atti di violenza collaborando fattivamente tra loro, credo che sia opportuno sin dall’infanzia inculcare ai bambini l’educazione ai sentimenti, cosa vuol dire rispettare l’altro sesso affinché possa esserci in futuro una società migliore”. Alcune letture tratte dal libro sono state interpretate dall’attrice Rachele Esposito e dalla poetessa Dora Della Corte, mentre Angelo Iannelli ha recitato una poesia molto intensa contro la violenza sulle donne. Sono intervenuti, poi, altri ospiti come i coniugi Saverio e Imma Gatto, ideatori del noto premio ‘Alfonso Gatto’ in dedica al loro figlio scomparso prematuramente, gli attori dell’ Associazione “Raffaele Viviani” tra cui Nando D’Antuono e Carlo Iovine, l’artista Massimo Pacilio, l’attore Francesco Longo e tanti altri ancora.