Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma nell’ambito del progetto sicurezza per la repressione dei reati in danno degli uffici postali, ha arrestato tre pregiudicati ritenuti responsabili di reati contro il patrimonio.

La complessa indagine ha avuto origine dall’arresto dei due pregiudicati avvenuto nell’aprile scorso, quando sono stati colti in flagranza di reato da personale della Polizia Postale a rapinare l’Ufficio Postale di Via Marchesa di Barolo. In quell’occasione i due, armati di pistole giocattolo modificate, senza tappo rosso e con indosso caschi da motociclista, sono stati bloccati all’interno dell’Ufficio Postale, dopo aver minacciato e percosso dipendenti delle Poste. Nel corso della rapina il terzo complice riusci’ a darsi alla fuga. Successivamente, attraverso la visione di filmati acquisiti da altri uffici postali rapinati, gli agenti hanno constatato, dal modus operandi e da dettagli come caschi ed indumenti indossati dai rapinatori, che altre rapine erano state realizzate dallo stesso gruppo di rapinatori. Successivamente, tale individuazione e’ stata avvalorata da servizi di pedinamento, appostamento ed intercettazione telefoniche ed ambientali, che hanno permesso di attribuire al sodalizio criminoso la commissione di altre quattro rapine tra consumate e tentate, avvenute in Roma e provincia negli anni 2011 e 2012. Si sottolinea il costante utilizzo di violenza da parte dei rapinatori nei confronti di impiegati e utenti presenti negli uffici postali durante le rapine. Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti cautelari e di perquisizioni sono stati sequestrati indumenti e caschi da moto presumibilmente utilizzati nelle rapine, utenze telefoniche intestate a stranieri ed utilizzate dagli arrestati esclusivamente in fase di organizzazione delle rapine, oltre che strumenti come, visore notturno, radio trasmittenti, pistole scacciacani.

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