Preso dal ‘demone’ del gioco ha perso i soldi destinati al pagamento delle bollette e di altre spese al videopoker e per giustificare la scomparsa del denaro alla moglie ha denunciato alla polizia di essere stato rapinato.
Ma qualche giorno dopo ha confessato tutto agli agenti che lo hanno denunciato – avendo gia’ comunicato la notizia di reato all’autorita’ giudiziaria – per simulazione di reato. Protagonista della vicenda un uomo di mezza eta’ residente nell’hinterland di Varese. L’uomo, nei primi giorni dell’anno, era andato negli uffici della Squadra Mobile delle Questura di Varese per denunciare di avere subito una rapina in citta’. Ha raccontato di avere prelevato 1.500 euro da una banca e di essere stato avvicinato da quattro malviventi che, dopo avergli puntato un coltello contro la schiena, lo avevano derubato. La sua versione dei fatti aveva lasciato gli inquirenti perplessi, ma erano comunque iniziate le indagini. L’uomo e’ poi tornato alla Squadra Mobile e ha spiegato di essersi inventato tutto: affranto, ha raccontato di essere vittima di una vera e propria malattia da circa cinque anni ed ha manifestato la volonta’ di iniziare una terapia di recupero e riabilitazione.