“Non intendo fare il Robespierre. Noi una patrimoniale ce l’abbiamo già ed è l’Imu. Noi vogliamo lavorare su di essa inserendo una progressività che favorisca chi è più in difficoltà”. Così Pier Luigi Bersani a Radio24 chiarisce che cosa lui intende per patrimoniale.
Poi ipotizza tagli al fisco: ”Se ci sono margini io penso bisogna abbassare la pressione fiscale, partendo dal lavoro, dalle pensioni, l’Irpef, i redditi piu’ bassi e aiutare gli investimenti”. “Il problema fiscale c’é ma ricordo che Berlusconi parla di tagli subito, ma con lui la pressione fiscale è aumentata 4 punti e ora è pesantissima. Il problema c’é e bisogna supportare le imprese, la quota lavoro sull’Irap va ridotta e stabilizzata. Muovere un po’ l’economia per far riprendere i consumi”, aggiunge. “Ma no, non so perché si scrivano queste cose, c’é una civiltà di discussione e ci sono in corso scelte di governo, sul Mali, sui bilanci europei e sulle scelte dei prefetti. Poi sulla civiltà politica ognuno ha le sue posizioni e io e Monti, lui è critico rispetto al dibattito attuale e anch’io”, sottolinea il candidato premier del centrosinistra. Che dichiara: “In tutto il mondo si vota e non ci si permetta di dire che l’Italia è nell’incertezza. Si va a votare e ci sarà un governo stabile”. ”Noi non accettiamo tribunali improvvisati, i nostri codici etici sono piu’ rigorosi delle leggi dello Stato, i garanti stanno lavorando e si decidera”’. Il segretario del Pd, a Radio 24, replica cosi’ a chi critica la presenza dei cosi’ detti ‘impresentabili’ nelle liste del suo partito.