Una nuova richiesta di legittimo impedimento per Silvio Berlusconi e uno stop del processo fino a dopo le elezioni è stata chiesta dai difensori dell’ex premier al processo sul caso Ruby in corso a Milano. I legali del leader del Pdl hanno spiegato ai giudici del tribunale che il loro assistito è impegnato da stamattina in un’intervista in diretta in tv e nel pomeriggio a Trieste per un impegno istituzionale.

Hanno poi detto che nonostante impegni legati alla loro campagna elettorale hanno preferito essere in aula. La difesa, nell’illustrare ai giudici l’istanza di legittimo impedimento di Berlusconi, ha spiegato che l’impegno di stamattina in tv per una intervista in diretta a La7, e una serie di incontri anche istituzionali nel pomeriggio a Trieste “sono momenti essenziali della campagna elettorale e configurano un legittimo impedimento a partecipare al processo”. Niccolò Ghedini, uno dei due legali del leader del Pdl, ha depositato un “planning riservato” degli impegni dell’ex premier per la campagna elettorale proprio per far vedere i “continui cambiamenti” degli appuntamenti. Il difensore dell’ex premier ha anche ricordato che sia lui che il suo collega Piero Longo, anch’essi candidati, avevano per oggi un legittimo impedimento ma che non l’hanno eccepito scegliendo di essere presenti in aula. Per il legale ciò “rappresenta anche le nostre difficoltà. Mi appello al Tribunale affinché valuti una pausa del processo con sospensione della prescrizione” fino a dopo la campagna elettorale. I due legali, per testimoniare l’esistenza concreta del legittimo impedimento di oggi e dei prossimi giorni, di Silvio Berlusconi, hanno depositato una serie di documenti tra cui una relazione della Commissione di vigilanza Rai.

 

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