Sono state ribaltate le assoluzioni di primo grado sul crac della cartiera di Arbatax: condannati in Appello a Cagliari l’ex editore Nicola Grauso e l’ex giornalista Antonangelo Liori. Sulla bancarotta della societa’ Arbatax 2000, che ha gestito l’omonima cartiera fino al luglio 1997, la Corte d’Appello di Cagliari ha parzialmente riformato la sentenza pronunciata dal Tribunale di Lanusei il 25 febbraio 2005.
L’ex editore Nicola Grauso, difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Rodolfo Meloni, e’ stato condannato a sette anni e otto mesi, mentre sono stati inflitti otto anni e sei mesi all’ex giornalista Antonangelo Liori, assistito da Mariano Delogu (in primo grado era stato l’unico condannato a quattro anni). Tre anni rispettivamente a Michele Dore, ex presidente del Cda di Arbatax 2000, e Andreano Madeddu, ex amministratore delegato, difesi dai legali Luigi Porcella e Salvatore Casula, Massimiliano Ravenna e Guido Manca Bitti. Condannato a quattro anni di carcere Claudio Marcello Massa, amministratore di fatto della Mekart Milano, difeso da Giorgio Arcorace, mentre dovra’ scontare due anni e nove mesi Alfredo Boletti, amministratore delegato della Pepco di Fabriano, assistito da Guido Manca Bitti. Esce di scena, perche’ giudicato prescritto, Benvenuto Brambilla, amministratore unico della Eusys di Milano, difeso da Salvatore Casula. Per tutti le contestazioni andavano a vario titolo dalla bancarotta fraudolenta ad altri reati legati al fallimento. Il risarcimento danni sara’ quantificato in separata sede, ma gia’ le provvisionali ammontano a quasi mezzo milione di euro.