NAPOLI – “Fare un partito in pochi mesi è impossibile pur avendo un buon programma. Questa è la ragione per cui ho concordato con Maroni questi passaggi e lui ha firmato quel programma che contiene un ‘blocco Sud’ il più avanzato di tutti”. Lo ha detto Giulio Tremonti, leader del movimento 3L (lista, lavoro e libertà) capolista al Senato in tutte le Regioni nelle quali la lista è stata presentata, a Napoli per un appuntamento elettorale.
“Diversamente avremmo dovuto passare di colpo la soglia del 4% – Ha affermato – Noi andremo molto oltre ma in 4 mesi no, occorre prima convincere, conoscere motivare le persone”. Le liste elettorali nel centro sud e nelle isole, ha ribadito, “contengono esclusivamente candidati di 3L, fatte da persone del mondo del lavoro, delle famiglie, dei territorio”. E la prova del carattere non leghista di queste liste è Alomleh Alì Rashed Mohmoud Rashid, numero due al Senato in Campania, nato in Giordania, che “non è nato esattamente a Bergamo”. Il ‘blocco Sud’ del programma, ha poi spiegato Tremonti, “rappresenta un po’ la sintesi di ciò che ho provato a fare quando ero nella maggioranza di Governo, avendo però l’ostilità di quelli che dicevano di difendere il Sud”. “Una classe politica marcia – ha sottolineato – che vive alle spalle del Sud perché se il Mezzogiorno stesse bene, loro sarebbero esodati, disoccupati. Invece siccome il Sud sta male loro fanno finta di difenderlo”. Per Tremonti servirebbe una nuova Cassa per il Mezzogiorno “per gestire i fondi europei”. Quella Cassa “per 20 anni ha portato il Sud a crescere più del Nord poi e stata canbalizzata dalle Regioni, ma era la cosa giusta, la mano forte dello stato per lo sviluppo”. “Oggi serve per gestire i fondo europei che sono soldi nostri, le nostre tasse che vanno a Bruxelles – ha aggiunto – Vengono nel Sud, fatto 100 quello che arriva ne se spende 30. E la beffa e che quello che non si spende va agli altri Paesi europei”. Questo accade “per l’incapacità di una classe politica che dice di fare gli interessi del Sud e non lo fa”. Tremonti ha inoltre ricordato la vicenda della Banda del Mezzogiorno: “Ci ho provato in tutti i modi. Alla fine è approvata dalla Banca d’Italia, sono 250 sportelli alle poste”. “La banca del Sud è partita e farà piccolo credito – ha concluso – Quando l’ho proposta gli unici contrari erano i ministri e i parlamentari del Sud”.