AVELLINO – Volevano costringere un imprenditore ad un colloquio con il reggente del clan, a fini estorsivi: con questa accusa i carabinieri hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere a Eduardo Avelli, 33 anni, di Quindici (Avellino), e ad Aniello Acunzo, 45 anni, già detenuto, entrambi ritenuti elementi di spicco del clan Cava.
I provvedimenti sono stati emess dal gip di Napoli su richiesta della Dda. Le accuse sono di tentata estorsione continuata e aggravata, commessa con metodo mafioso, con l’intento di estendere le attività illecite e l’area d’influenza del clan nel territorio nolano: i due avevano preso di mira il gestore e socio 47enne di un ristorante discoteca di nola e avevano tentato di prelevarlo forzatamente per portarlo a colloquio da Salvatore Cava, figlio del capoclan detenuto Biagio, in quel momento latitante e reggente del clan camorristico. Il tentativo non era andato a buon fine per la fuga della vittima.