Una marea umana ha invaso le piazze delle principali citta’ portoghesi per protestare contro la politica di austerita’ e per chiedere le dimissioni del governo di centro destra del premier Pedro Passos Coelho. Secondo gli organizzatori della protesta sono stati complessivamente un milione e mezzo i portoghesi che sono scesi in piazza in 34 citta’.

A Lisbona, secondo le varie fonti, dai 200 ai 500 mila dimostranti si sono affollati nella centrale Praca do comerco ed hanno intonato lo slogan ”E’ ora che il governo se ne vada”. E la canzone che molti hanno cantato e’ Grandola vila morena, divenuta l’inno della rivoluzione dei garofani del 1974 che pose fine alla dittatura di Antonio Salazar. A chiamare la gente a raccolta e’ stata un movimento (‘Che la troika si fotta’) che si organizza in rete, indipendente dai partiti e dai sindacati, nato spontaneamente a meta’ del 2012. Il movimento e’ riuscito a mobilitare persone di tutte le eta’ e orientamenti politici con il comun denominatore delle critiche alle dure misure di austerita’ prese dal governo ed imposte dalla troika di creditori internazionali (Ue, Banca Mondiale e Fondo monetario internazionale). La manifestazione di ieri sera ha coinciso con la presenza nel paese della Troika che sta realizzando la settima valutazione del programma di assistenza finanziaria da 78 miliardi di euro. Da quando il premier e’ entrato in carica un anno e mezzo fa, la disoccupazione e’ aumentata dall’11 al 17,6 %, il pil e’ sceso del 3,2% nel 2012 e un quarto dei 10,6 milioni di portoghesi vivono in condizioni di poverta’.

 

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