AVERSA – Era stata fissata a due anni e mezzo dall’insediamento ma la verifica della squadra di governo, che accompagna il sindaco Giuseppe Sagliocco nel delicato compito di amministrare la città di Aversa, sembra esser già entrata di prepotenza nella mente del primo cittadino. Un vero e proprio tsunami che rischia di far saltare i precari equilibri che tengono insieme Popolo della Libertà, Noi Aversani, Udc e Nuovo Psi.
Nel mirino del primo cittadino, che ha già ridotto al minimo la libertà d’azione di ogni assessore, è finita l’esponente dell’Udc Romilda Balivo. Sagliocco, non è un mistero, avrebbe preferito non averla in giunta, considerandola un elemento di continuità con la giunta Ciaramella. Sagliocco, all’inizio del suo mandato, preferì non calpestare i piedi, sia al partito che per primo lo aveva scelto come candidato a sindaco, che a Domenico Zinzi. Il presidente dell’amministrazione provinciale e leader dell’Udc che, fino alle elezioni politiche, poteva esser considerato il primo partito di Terra di lavoro.
Oggi, il primo cittadino normanno, impugna il coltello dalla parte del manico. Le elezioni politiche hanno, di fatto, annullato l’Udc in città. Il partito di Casini nonostante tre commissari, due assessori, quattro consiglieri comunali ha rimediato appena 722 preferenze. Un dato pesantissimo se si considera che Balivo e Domenico Palmieri erano candidati rispettivamente alla Camera e al Senato. Un dato che, secondo qualcuno, dimostra come chi oggi, pur sedendo tra i banchi dell’Udc, abbia spostato il proprio consenso verso altri simboli. E’ solo questione di tempo è nell’Udc normanna ci sarà una resa dei conti.
A sfavore della Balivo, inoltre, giocherebbe anche l’impegno preso da Zinzi con Giovanna Campaniello e Giovanni Esposito. Ai due candidati alle comunali, dove rimediarono rispettivamente 272 e 278 preferenze, è stato promesso un posto da assessore. I due scalpitano e la loro nomina giocherebbe a favore del primo cittadino che potrebbe attuare il suo disegno che, oltre alla Balivo, colpirebbe anche De Gaetano.
Tra gli assessori in bilico c’è, naturalmente, Massimo Pizzi. Il professionista, indicato da Dello Vicario, Dellla Valle e Galluccio in quota Pdl, da poco ha ripreso attivamente la sua attività amministrativa. Sagliocco, che ha diviso il gruppo del Pdl portando alla sua corte almeno un paio di consiglieri, può muovere i fili del primo partito cittadino. Già messi all’angolo i tre ex Alleanza Nazionale che, ad oggi, hanno rappresentato la principale spina nel fianco della maggioranza. Non sarà certo un caso se il coordinatore cittadino del Pdl Nicola Golia, in un intervento sulla stampa, abbia preso le difese della maggioranza e abbia attaccato Gino Della Valle che, fino a prova contraria, è un consigliere del suo stesso partito .
Con le valigie pronte, infine, ci sarebbe anche l’assessore al bilancio Guido Rossi. Il professionista, in quota sindaco e Noi Aversani, da tempo, vive con insofferenza il suo ruolo istituzionale in quanto provato da un difficile rapporto umano e politico con il primo cittadino.
Insomma, la città langue mentre in comune il clima è pesante, pesantissimo. I giochi per il rimpasto sono aperti, chissà quanto tempo ci vorrà per scrivere la parola fine.
Angelo Golia