PIEDIMONTE MATESE – Come è noto da qualche mese, l’Amministrazione comunale di Piedimonte Matese ha voluto promuovere sul territorio comunale un piano per la sicurezza stradale battezzato “Noi sicuri”, in risposta alle numerose segnalazioni e richieste pervenute dalla cittadinanza, predisponendo l’installazione, nelle principali arterie stradali cittadine, di dissuasori conosciuti come “Velok”.
Scopo di queste strutture, come ribadito dal sindaco Vincenzo Cappello e dall’assessore delegato Marcellino Iannotta, non è “fare cassa”, ma quello di introdurre deterrenti alle infrazioni dei limiti di velocità, inducendo l’automobilista al rispetto delle norme lungo tutta la tratta in cui sono posizionate le cabine. Sono 20 quelle previste, alcune sono state già installate in questi giorni lungo la SP 331, via Aldo Moro, via Sannitica, via Matese e via Vecchia per Alife. Altre sono in fase di posizionamento. E’ opportuno evidenziare, per prevenire sterili polemiche, che i Velok sono strutture non omologate, e quindi non autorizzate a compiere rilevazioni sulla velocità. Sono prive delle apparecchiature preposte a questa attività. Svolgono una funzione dissuasiva contro l’infrazione dei limiti massimi di velocità, e costituiscono pertanto strumenti di supporto alla rilevazione, come i cavalletti o i veicoli di servizio solitamente utilizzati. Omologato deve invece essere il dispositivo che sarà posizionato al loro interno. Questo posizionamento avverrà ciclicamente a partire dai prossimi giorni, alla presenza degli organi di polizia, e le date di questi interventi verranno rese note a tutti gli automobilisti attraverso le comunicazioni pubbliche del Comune. Passerà tuttavia qualche giorno, in maniera tale da permettere ai cittadini di acquisire consapevolezza delle cabine, e all’Amministrazione comunale di compiere nuove analisi sugli effetti dei Velok sui comportamenti scorretti degli automobilisti, senza mai elevare sanzioni. Ecco perché sinora non sono stati posizionati segnali di preavviso. Successivamente, una volta attivati i dispositivi di rilevazione, si provvederà a rispettare tutte le disposizioni del Codice della strada per quanto riguarda forme, dimensioni, colorazioni e contenuti dei segnali di preavviso. Le scelte dell’Amministrazione comunale di Piedimonte indicano quindi la volontà di difendere e garantire la sicurezza stradale di ogni cittadino, e non, invece, quella di tartassarlo. Una necessità per l’Esecutivo della città, soprattutto a fronte dei significativi risultati emersi da un’analisi del traffico compiuta nella prima settimana di febbraio sulla SP 331. E’ emerso che su 78.335 veicoli transitati, 52.499 non hanno rispettato il limite di 50 Km/h (il 67%); di questi 14.076 hanno oltrepassato il limite di 20 km/h. Numerosi sono stati anche i passaggi a oltre 200 km/h.