AVERSA – Il Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa rappresenta, da sempre, un presidio di confine. Un posto dove, di notte o di giorno, può accadere di tutto. Parenti che aggrediscono il personale perché non disposti ad attendere i tempi del triage, medici che non possono smontare per carenza di personale sono soltanto due delle questioni finite più volte alla ribalta delle cronache locali.

Al Moscati di Aversa, insomma, c’è un problema di carenza del personale ma anche un problema di sicurezza. L’episodio di questa notte, che ha visto dei giovani ubriachi mandare in frantumi il vetro che separa la sala d’attesa del pronto soccorso dai locali in cui vengono svolte le prestazioni sanitari, riaccende i riflettori sulla carenza di sicurezza. Da anni, infatti, non c’è più il drappello di polizia e la sicurezza è demandata alle guardie giurate. L’Asl, forse per contenere la spesa, da qui a breve, ridurrà ulteriormente l’orario di servizio delle guardie giurate. Da quanto si è appreso l’orario di servizio dovrebbe esser ridotto di circa il 10%.

 

 

Un provvedimento che stride con il bisogno di sicurezza e vigilanza che c’è nel nosocomio normanno.

ag

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