MARCIANISE – Il Gruppo “Marcianise Più” esprime la propria soddisfazione per le sentenze n° 1287/2013 e 1285/2013 del Tar Campania che rigetta i ricorsi presentati contro il Piano di recupero del Centro Storico portato a compimento, dopo un quindicennio di attesa,  dal sindaco Antonio Tartaglione e dalla sua giunta.  Il provvedimento rappresenta ulteriore conferma del buon operato e dell’efficacia delle azioni del primo cittadino a sostegno dello sviluppo del territorio, e smentisce  anche da un punto di vista giudiziario le forti critiche che erano state sollevate all’atto della sua approvazione.

Dieci furono  i mesi necessari a portare a compimento un progetto, il cui iter procedurale durava ormai da quindici anni, traghettandosi attraverso ben quattro amministrazioni comunali senza trovare un approdo definitivo.  L’atto di deliberazione della giunta ed il conseguente decreto di  Tartaglione seguirono al parere favorevole espresso dai progettisti, l’arch. Dal Piaz e l’arch. Iannotta, eppure le censure all’operato dell’amministrazione furono molteplici, politiche ed anche giudiziarie. Su queste ultime il Tar ha ieri posto la parola fine, accogliendo le richieste avanzate dall’avv. Giuliano Agliata per conto del Comune e rigettando i ricorsi presentati. Il legale nominato da Tartaglione aveva sostenuto che il piano fosse stato oggetto di un’accurata istruttoria compiuta anche con l’apporto delle osservazioni dei privati.

 

Il Tar ha rigettato i ricorsi ricordando come l’amministrazione con il piano di recupero  fosse intervenuta su un tessuto urbanistico ed edilizio assai frammentato e disomogeneo, caratterizzato dalla presenza di tipologie di immobili differenziati  rispetto ai quali non può sostenersi che il Comune, in sede di approvazione, abbia inteso riapprovare un piano diverso nelle ispirazioni da quello originariamente adottato sottoposto al parere preventivo della Provincia e valevole quale atto di riadozione, sicché alcun onere di rinnovo della procedura di cui all’art. 27 della legge regionale n. 16 del 2004 poteva configurarsi a carico del Comune.

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